La coltivazione e la prima trasformazione delle piante officinali sono oggi riconosciute come attività agricole a tutti gli effetti e possono rappresentare un importante ambito di sviluppo imprenditoriale, capace di coniugare innovazione, redditività aziendale, salvaguardia della biodiversità e valorizzazione delle aree marginali. Il crescente interesse per le piante officinali e i loro derivati nasce da una domanda di mercato in forte crescita, che non riesce a essere soddisfatta dall’offerta nazionale, determinando significativi flussi di importazione. Le esigenze di una clientela sempre più attenta e sensibile ai prodotti naturali hanno portato a un’espansione del mercato salutistico e naturale legato alla richiesta di piante officinali la cui coltivazione può contribuire significativamente alla salvaguardia della biodiversità, promuovendo la diffusione di specie autoctone e mellifere, la presenza di impollinatori e la diversificazione delle colture agricole con beneficio dell’intero ecosistema.
La diversificazione che le piante officinali portano all’ecosistema sono un caposaldo della biodiversità, ulteriormente rafforzato dalle tecniche colturali a basso impatto ambientale. Le coltivazioni officinali, per la loro natura e destinazione, richiedono di norma un uso ridotto o nullo di fitofarmaci e possono contribuire con i loro principi attivi al contrasto naturale di diverse avversità. Le aree marginali della collina e della montagna, distanti dalle contaminazioni legate al traffico veicolare e agli inquinanti presenti in pianura, sono particolarmente adatte alla coltivazione di diverse tipologie di piante officinali.
Considerando l’ampia diversificazione delle specie incluse nella categoria delle piante officinali e le specificità di ogni coltura, oltre alla necessità di tutelare il consumatore finale e rispettare le normative del settore, il corso si propone di fornire agli allievi approfondimenti botanici, agronomici e normativi relativi alla coltivazione delle piante officinali. Durante il percorso formativo verranno inoltre esaminati i primi trattamenti di trasformazione realizzabili in azienda e approfonditi gli aspetti organizzativi e di mercato connessi.
Le conoscenze e competenze acquisite con questo percorso formativo potranno essere ulteriormente ampliate frequentando un corso incentrato sulla raccolta delle piante spontanee. La partecipazione a tali percorsi potrà consentire il riconoscimento di crediti formativi, qualora l’allievo desideri intraprendere lo specifico percorso formativo.
La colture officinali a sostegno della biodiversità | Ore 3 |
• Il legame e le interazioni fra le coltivazioni delle officinali e la valorizzazione e sostegno della biodiversità;
• Definizione del settore di riferimento;
• Dati e statistiche relative al mercato;
• La coltivazione delle officinali e la valorizzazione dei territori rurali
La coltivazione delle erbe officinali | Ore 9 |
• Elementi di botanica generale e botanica sistematica relativi alle principali specie coltivate;
• Elementi di tassonomia delle principali specie coltivate, degli infestanti e delle specie potenzialmente dannose o pericolose;
• La coltivazione delle piante officiali: L’influenza delle condizioni pedoclimatiche; Tecniche agronomiche relative alle principali specie coltivate (impianto, irrigazione, concimazione); Tecniche di propagazione (sementi, talee, bulbi, ecc.); Schede colturali delle principali specie officinali coltivate; Contrasto alle avversità, protocolli di lotta alle infestanti e alle patologie
Buone pratiche di post-raccolta di officinali e normativa | Ore 9 |
La trasformazione delle piante officinali | Ore 8 |
• Qualità e normativa in Italia ed Europa
• Buone pratiche di raccolta delle piante officinali (metodologie, parte usata, droga, tempo balsamico);
• Processi di post-raccolta e buone pratiche di imballaggio e stoccaggio;
• Tecniche di trasformazione e trattamento: (Distillazione in corrente, distillazione di oli essenziali, acque aromatiche, essicazione, triturazione, setacciatura, tisaneria ecc.);
• Caratteristiche tecniche degli impianti e loro dimensionamento;
• Rischi e criticità connesse al processo di trasformazione
Somministrazione della verifica finale e del questionario di gradimento.
SEDE REGIONALE
Presidenza, direzione, amministrazione
Via Bigari, 3 40128 Bologna (BO)
Tel. 051/360747 – Fax 051/6311800
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