In Emilia Romagna sono presenti pecore da latte della razza Cornelia Bianca, Razza Sarda, Razza Comisana e Razza Massese, capre della razza Camosciata delle Alpi.
Unica razza ovina tipica emiliana Romagnola è la Cornella Bianca, le aree di allevamento di questa razza sono i Comuni di Minerbio, Baricella, Malalbergo, San Marino, Argenta nelle province di Bologna e Ferrara, e in modo sporadico il Reggiano e il Modenese.
La Cornella Bianca predilige la pianura, dove è spesso allevata ad integrazione del reddito in aziende agricole a vocazione cerealicola e bieticola, con il pascolamento su gli argini dei numerosi canali. Oltre al latte, dall’allevamento della Cornelia Bianca si ottiene il castrato di Romagna, una delle carni più tipiche della regione.
La Romagna è una terra la cui identità gastronomica subisce differenti influenze che vengono dal passato fino alle più recenti evoluzioni del settore caseario supportate dalla crescente richiesta di formaggi ovicaprini che ha inciso sulla produzione e le innovazioni tecnologiche che hanno consentito la crescita sul territorio di realtà industriali casearie di media grandezza, che assicurano al mercato ottimi prodotti, sia appartenenti alla tradizione sia di gusto più comune.
Accanto a queste realtà, convivono e prosperano produzioni più artigianali, comunque ben strutturate, di formaggi pecorini di Romagna che si ottengono dalla caseificazione di latte di pecore al pascolo che sono poi diversificati in diversi modi: pecorino alla cenere tipico della primavera;
pecorino al fieno, prodotto da maggio a ottobre; pecorino del pastore; pecorino di fossa in autunno e inverno; caprino piccante da marzo a ottobre; e pecorino alle foglie di noci, che si produce dall’estate all’autunno.
Per ottenere produzioni di qualità è necessario che gli allevatori ovicaprini possiedano adeguate competenze e conoscenze in tema di benessere degli animali, alimentazione, profilassi e gestione delle malattie ma anche di gestione e controllo del gregge, ottenibile attraverso il ricorso a cani
conduttori.
La capacita` del cane di condurre in maniera appropriata un gregge ovicaprino nelle diverse circostanze che possono essere incontrate nel lavoro quotidiano consentono di gestire correttamente e con il minimo stress possibile il gregge semplificando e velocizzando il lavoro dell’allevatore nelle
routine aziendali (ad esempio negli spostamenti degli animali per la tosatura, la mungitura, i controlli veterinari).
Al termine del corso i partecipanti avranno analizzato le principali tematiche connesse alla gestione e il controllo dei greggi di ovicaprini.
Nell’ambito del corso saranno inoltre affrontate tematiche relative al benessere degli animali, all’alimentazione, alle principali problematiche sanitarie, alla corretta gestione del gregge al pascolo, protezione e conduzione delle transumanze.
La proposta formativa si inserisce tra le tematiche previste dal bando SRH03 in quanto intende ottimizzare la gestione dell’allevamento analizzando anche aspetti connessi all’alimentazione per favorire produzioni di qualità.
Il percorso formativo è inoltre coerente con i seguenti obiettivi generali (Og) e specifici (Os) della Pac.
Og2 Rafforzare la tutela dell’ambiente e l’azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima dell’Unione –
Os1 Sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza per rafforzare la sicurezza alimentare.
Modulo 1: Aspetti teorici connessi alla gestione del gregge ovicaprino | Ore 12 |
Aspetti sanitari dell’allevamento ovino: prevenzione e cura delle principali affezioni
Cenni di Genetica degli allevamenti ovicaprini (scelta dei riproduttori, piani di selezione e controlli funzionali)
Benessere degli animali e alimentazione
Principali problematiche sanitarie: profilassi e cura
Gestione riproduttiva
Protezione e conduzione delle transumanze e del pascolo
Test didattico e questionario di gradimento
Modulo 2: Aspetti applicativi connessi alla gestione del gregge ovicaprino | Ore 32 |
Osservazioni in contesto aziendale di: Pratica di tosatura, podologia e medicazione degli animali, Conduzione delle transumanze e del pascolo, buone
norme da usare
Utilizzo degli ausili per la movimentazione del bestiame, reti, cani da conduzione e guardiana etc…
Analisi delle tecniche di addestramento dei cani da conduzione
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