Attualmente la tartuficoltura sta avendo importanti riconoscimenti per i progressi avuti grazie a studi ed esperienze effettuate da tecnici, vivaisti, tartuficoltori ed esperti ricercatori. La coltivazione del tartufo in forte crescita, risulta una nuova opportunità come produzione agricola, grazie alla tecnica di coltivazione ha la funzione di salvaguardia del territorio oltre ad incrementare anche il settore turistico-gastronomico per l’utilizzo finale del prodotto.
La proposta formativa ha come obiettivo di formare i partecipanti sulle tecniche di coltivazione del tartufo e la possibilità di fare reddito in un’ottica di diversificazione dell’attività agricola.
La tartuficoltura rappresenta anche un percorso, come indicato negli OS 5 della PAC, nel promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali, in particolar modo del suolo tutelando, infatti queste coltivazioni danno la possibilità di usare terreni marginali, dalle aree golenali di pianura ai seminativi a rischio di abbandono della collina e della montagna, rappresentando un interesse non trascurabile per il mantenimento del territorio, sia per il recupero ambientale, sia per la stabilità dei terreni a rischio idrogeologico, oltre a tutelare la biodiversità locale e la cura delle piante.
I principali obiettivi della proposta sono:
-Apprendere la coltivazione del tartufo
-Analizzare l’adattabilità delle diverse varietà alle condizioni pedoclimatiche locali e alle esigenze di mercato
-Quali sono i punti forte della coltivazione
-Promuovere la diversificazione produttiva e lo sviluppo di nuovi prodotti derivati dal tartufo
-Valorizzare l’agro-biodiversità
Ricadute territoriali:
Il corso contribuisce a creare un sistema agricolo più innovativo, sostenibile e integrato con le esigenze del mercato e del territorio.
Nello specifico le ricadute possono interessare:
Sviluppo agricolo locale: la coltivazione del tartufo può essere un strumento di fondamentale importanza per migliorare zone rurali incolte che difficilmente non troverebbero spazio in altre produzioni
Innovazione e competitività del settore: l’Emilia è uno dei principali produttori di tartufo in Italia, la ricerca sta contribuendo a migliorare l’adattabilità dell’ecosistema.
Valorizzazione della biodiversità e del territorio: la coltivazione contribuisce a migliorare la qualità dei terreni contribuendo a dare linfa vitale alle piante tramite la micorizzazione, oltre ad abbassare notevolmente l’uso di trattamenti fitosanitari in quanto ucciderebbero le spore tartufigene.
Benefici economici e occupazionali: creazione di nuove opportunità lavorative nel settore agricolo e di trasformazione alimentare. Incremento della redditività delle aziende agricole locali grazie a prodotti di alta qualità. Stimolo alla nascita di imprese innovative nel settore della coltivazione e trasformazione del tarufo.
Finalità in relazione agli obiettivi specifici della PAC:
La proposta formativa, in coerenza con la tematica “ sviluppo di nuove varietà e tipologie di prodotto, verifica sull’adattabilità varietale, schemi di miglioramento genetico per produzioni di qualità, valorizzazione dell’agro biodiversità “può essere riconducibile ed allineata all’obiettivo specifico 6 “contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi” per i seguenti motivi: migliore adattamento delle varietà alle condizioni pedoclimatiche locali aumentando la produttività e la sostenibilità delle coltivazioni, diffusione di tecniche agronomiche innovative per ottimizzare la resa e la qualità del prodotto, riduzione dell’impatto ambientale grazie a pratiche colturali più efficienti e sostenibili.
| Modulo 1 | Ore 8 |
Cosa è il tartufo ed inserimento nell’ambito biologico di vita.
Biologia ed ecologia dei funghi/tartufi.
Basi sistematiche dei tartufi e riconoscimenti macroscopico delle specie commercializzabili in Italia,
Tartuficoltura in italia ed in altri paesi.
Le piante ospiti ed il rapporto di simbiosi Micorizia; le piante micorrizzate certificate;
Importanza del terreno e caratteristiche idonee allo sviluppo della pianta ospite e del tartufo;
| Modulo 2 | Ore 4 |
Elementi di base per un progetto di una tartufaia: i fattori che portano alla scelta del sito, delle piante, importanza e caratteristiche dell’analisi del terreno mirata alla tartuficoltura, zona climatica, tipo di preparazioni e relative lavorazioni del terreno.
Elementi di base della micorizzazione delle piante tartufigene
La raccolta e la sua prima trasformazione
Test finale
| Modulo 3 | Ore 4 |
Analisi di casi in contesti aziendali, visite ad impianti di tartufaia