L’attività di raccolta e prima trasformazione delle piante officinali spontanee rappresenta un’opportunità significativa di sviluppo imprenditoriale per le aziende agricole situate in zone collinari e montane. Questa attività unisce un patrimonio di conoscenze tradizionali, tramandate di generazione in generazione, con i risultati della ricerca scientifica e la tutela della biodiversità. Il recente aggiornamento delle normative di riferimento permette di inquadrare in ambito agricolo queste attività con maggiore chiarezza e sostenibilità, in un contesto di crescente domanda di mercato.
La raccolta delle piante officinali spontanee è strettamente legata alla biodiversità vegetale e alla salvaguardia ambientale. Per garantire la sostenibilità legata a questa attività, è fondamentale evitare di danneggiare gli ecosistemi in cui crescono le piante officinali, assicurando le condizioni ottimali per la rigenerazione e il mantenimento delle popolazioni. La raccolta deve essere effettuata in conformità alle “Good Agricultural and Collection Practices (GACP)” dell’Unione Europea, che stabiliscono le tempistiche di prelievo, il tipo di prodotti raccoglibili, la salvaguardia di un numero sufficiente di esemplari per garantire la sopravvivenza della specie, la salubrità delle aree di raccolta e l’assenza di contaminazioni.
L’efficacia dell’attività di raccolta è direttamente proporzionale alla biodiversità del territorio, ovvero alla presenza di una varietà significativa di specie diverse che possono fornire materiale durante tutto l’anno, in base ai cicli stagionali e allo stato vegetativo. Tuttavia, la ricchezza e complessità della biodiversità possono includere anche specie molto tossiche che il raccoglitore deve essere in grado di identificare con certezza, per la propria sicurezza e quella dei consumatori.
La proposta che si candida mira a fornire uno strumento di supporto per i raccoglitori, contribuendo al trasferimento di competenze in botanica, tassonomia, riconoscimento delle specie officinali spontanee, flora officinale della Regione Emilia-Romagna e delle aree circostanti, con particolare attenzione al tempo balsamico, alle specie tossiche e allergeniche. Il corso si concentrerà anche sul riconoscimento delle specie protette e sulla normativa volta alla protezione di specie e habitat.
Al termine del corso i partecipanti avranno approfondito gliaspetti tecnici e procedurali legati alla raccolta, allo stoccaggio e alla prima lavorazione del materiale, nonché alla valutazione della qualità del prodotto. Le competenze acquisite attraverso questo percorso formativo potranno essere ulteriormente sviluppate mediante la partecipazione a un corso specifico sulla raccolta e trasformazione delle erbe. La partecipazione al percorso formativo potrebbe anche consentire il riconoscimento di crediti formativi per chi desidera intraprendere ulteriori percorsi formativi specifici.
Piante officinali spontanee, una raccolta sostenibile per la tutela della biodiversità | Ore 12 |
Principali piante del territorio regionale, flora officinale regionale, ambienti di raccolta, la raccolta e la salvaguardia delle piante, piante endemiche e rare
aspetti normativi sulla protezione degli habitat e delle specie, normativa comunitaria, nazionale e regionale, specie oggetto di tutela
Elementi di botanica e di tassonomia, normativa | Ore 7 |
• Riconoscimento delle specie officinali (dimostrazioni ed esercitazioni in aula e in campo);
• Aspetti generali riguardanti le specie officinali spontanee ed i loro costituenti con particolare attenzione al tempo balsamico;
• Elementi sulla riproduzione e moltiplicazione delle piante spontanee;
• Normativa comunitaria, nazionale e regionale;
• Buone pratiche di raccolta, metodi e tempi generali in conformità alle “Good Agricultural and Collection Practices (GACP)” dell’Unione Europea
Le specie officinali ed i loro costituenti | Ore 4 |
• Distribuzione selettiva dei composti fitochimici all’interno della pianta: (es alcaloidi; glicosidi), olii essenziali, composti fenolici;
• Contaminanti e residui. (es pesticidi, metalli pesanti, aflatossine)
Le specie officinali tossiche e allergeniche | Ore 6 |
• Piante spontanee tossiche, approfondimento su specie presenti in ambito regionale;
• Principali caratteristiche morfologiche per il riconoscimento;
• Possibili errori di identificazione;
• Piante allergeniche;
• Piante fotoattive
Somministrazione verifica didattica e di gradimento
SEDE REGIONALE
Presidenza, direzione, amministrazione
Via Bigari, 3 40128 Bologna (BO)
Tel. 051/360747 – Fax 051/6311800
e-mail: info@dinamica-fp.it
Formazione regionale Tel. 051/360747
P.IVA: 04237330370 – Num. REA: 361210
Codice destinatario: ZGR1Y86
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