Il bosco ha diversi comparti in cui il carbonio è conservato: biomassa vegetale epigea, necromassa (i.e. legno morto) e sostanza organica nei suoli (SOM). L’obbiettivo di stoccaggio può essere raggiunto anche mediante azioni di diradamento selettivo o cercinatura. Il corso che si propone intende fornire nozioni teorico/pratiche relative alle tecniche di taglio del bosco finalizzato allo stoccaggio di CO2, fornendo ai partecipanti competenze utili alla gestione forestale sostenibile che implementa e valorizza i servizi ecosistemici dei boschi aziendali con particolare riferimento al sequestro del carbonio oltre che favorire l’operatività per attivare le conoscenze scientifiche disponibili sui servizi ecosistemici e sul sequestro del carbonio.
Il bosco è un’entità complessa che, per dettami normativi precisi di origine costituzionale, prevede il vincolo al mantenimento al bosco nelle superfici dallo stesso interessato. Risulta, quindi, fondamentale che il personale che opera in un terreno boscato debba avere le giuste competenze finalizzate a garantire il concetto di “inviolabilità del bosco”, in primis attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa statale e regionale in materia forestale ed ambientale.
In questo contesto è necessario focalizzare l’attenzione anche su come si accumula CO2 nel bosco; la corretta gestione di una superficie forestale è di per sé una forma attiva di sequestro del carbonio che varia a seconda del tipo di governo a cui lo stesso è sottoposto e alla conseguente destinazione che ha il legname ottenuto dai tagli.
Un bosco governato ad alto fusto, vuoi per la sua durata temporale vuoi per la produzione di assortimenti legnosi destinatati ad opere durature nel tempo, è un percorso tra i più virtuosi per l’accumulo e l’immagazzinamento del carbonio. In un bosco governato a ceduo l’immagazzinamento è più ridotto perché soggetto a tagli periodici frequenti, ma le superfici soggette a taglio, con la loro ricrescita, provvedono ad accumulare CO2 nuovamente e l’utilizzo di legname per generare energia è sostitutivo al ricorso a fonti fossili non rinnovabili. Quindi, alla fine, lo sbilancio è favorevole. A tal scopo, verrà illustrato ai partecipanti come la corretta gestione di una superficie forestale influisca sul sequestro del carbonio e come l’utilizzo appropriato degli strumenti e delle tecniche di taglio e la corretta realizzazione degli interventi di manutenzione siano determinanti allo scopo. L’attività intende aumentare le competenze professionali degli operatori forestali per incentivare la loro competitività, ma ha anche l’ambizione di farli crescere culturalmente rispetto ai temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici con l’obiettivo di stimolare approcci lavorativi virtuosi e partecipazione consapevole ai nuovi modelli di attività in bosco che vengono introdotti anche con strumentazioni tecnologiche.
Il percorso formativo è coerente con i seguenti obiettivi generali (Og) e specifici (Os) della Pac.
Og2 Rafforzare la tutela dell’ambiente e l’azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima dell’Unione –
os5 promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria
os6 Contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi
Infine il percorso proposto affronta tematiche fortemente orientate ad obiettivi ambientali e di sostenibilità.
Modulo 1 – Tecniche operative per la conservazione del bosco e lo stoccaggio di CO2 | Ore 29 |
– Cenni sui cambiamenti climatici, il ruolo dell’uomo e il sequestro del carbonio negli ambienti forestali.
– La correlazione tra l’adozione di tecniche corrette, la conservazione del bosco e la capacità di accumulo di CO2.
-Le principali tecnologie utili alla cattura e lo stoccaggio di CO2
– Principali riferimenti legislativi statali e regionali in materia forestale e ambientale.
– Tecniche e procedure per l’utilizzo in sicurezza della motosega e dei macchinari presenti in un cantiere forestale, lettura del piano di cantiere e organizzazione del luogo di lavoro.
– La manutenzione giornaliera e settimanale in sicurezza della motosega, affilatura catena.
– Tecniche di sramatura, lavorazione e trattamento delle ramaglie.
– Tecniche di taglio (normale e speciale), depezzatura (con nastro misuratore) e misurazione di tronchi (con cavalletto dendrometrico).
– Verifiche di apprendimento e gradimento.
SEDE REGIONALE
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