Comunicato stampa. Dinamica presenta i risultati dell’attività di formazione agricola 2020

A sorpresa gli agricoltori hanno aderito numerosi alla didattica on line

Non c’è dubbio che il 2020 abbia messo in evidenza, se mai fosse stato necessario, il ruolo della formazione in agricoltura in un momento di profondo cambiamento, anche delle regole europee, e in una condizione contingente di emergenza causata dalla pandemia. 

Se ne è parlato nel corso del seminario organizzato da DINAMICA, ente di formazione accreditato specializzato nel comparto agroalimentare in Emilia-Romagna e dedicato ad analizzare i dati e gli spunti di innovazione emersi nel 2020.

Il ruolo chiave delle misure della conoscenza – innovazione, formazione e consulenza –  è stato messo in evidenza dall’intervento introduttivo dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi che ha rammentato il grande impegno della Regione in questa direzione ben rappresentato dall’impegno finanziario sul PSR 2014-2020 di cinquanta milioni di Euro per l’innovazione e di venti milioni di Euro per la formazione, forse il più alto di tutte le regioni italiane. Impegno che l’Assessore ha dichiarato di avere fra le priorità quando sarà fatta la valutazione e la discussione per la ripartizione delle risorse sia nel periodo di transizione sia nella prossima programmazione.

L’impegno deriva anche dal conteso della politica comunitaria che  l’Assessore Mammi ha ben presente e le cui sfide in direzione green investono in modo particolare l’agricoltura che è chiamata a mantenere o addirittura aumentare il livello produttivo, impiegando meno risorse, producendo in modo più sostenibile e rimanendo competitiva. Per farlo servono aiuti, interventi agevolanti, accompagnamento, investimenti, innovazione, ma anche molta conoscenza. Concetto che ha riassunto in un indicatore che  a suo parere andrebbe introdotto che è la “quantità di conoscenza per ettaro”. 

Infine L’assessore ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per l’operato di DINAMICA anche in questo difficile frangente della pandemia, assicurando che riconosce il ruolo degli organismi intermedi che, nei rispettivi ambiti e finalità, sono strumenti molto importanti di attuazione delle e politiche regionali e dei quali occorre avere cura per dare continuità alle azioni e alle politiche di intervento. 

La partecipata videoconferenza moderata dalla Presidente Alessandra Ravaioli, è stata un’occasione per mettere in luce il valore dell’esperienza di DINAMICA sul campo nell’adeguare l’attività ai vincoli e al divieto di erogare formazione in presenza imposti a partire da marzo e a più riprese dai provvedimenti nazionali e regionali.

I dati, presentati dal Direttore Adelfo Magnavacchi sono drammatici ma sono anche segnale di una grande capacità del gruppo e degli agricoltori dell’Emilia Romagna di reagire ai problemi.

La relazione parte dal calo di utenza nel 2020, dell’ordine del 30% rispetto ai circa 21.000 utenti che sono la media dell’ultimo triennio. Questo calo viene considerato un successo, considerando il dato ben più grave che all’inizio della pandemia sembrava palesarsi.

Il successo è ascrivibile alla capacità di reazione del personale di DINAMICA e a una sorprendente adesione di quai 8.000 utenti ai corsi convertiti in tempi molto brevi da aula a videoconferenza, per un totale di circa 6.000 ore di lezioni.

Successo dovuto anche a una reazione immediata della Regione Emilia-Romagna in accordo con le organizzazioni agricole che ha messo in campo con prontezza risorse del PSR per azioni di formazione brevi rivolte al mondo agricolo su aspetti legati all’emergenza: gestione della sicurezza, utilizzo di servizi digitali, riconfigurazione del marketing e della logistica per la vendita diretta.

Ancora più dei numeri, la percezione di cosa hanno significato l’emergenza e le limitazioni dal punto di vista pratico nella proposizione e gestione dei corsi, lo hanno dato gli interventi di chi ha operato direttamente sui corsi. Tre dei responsabili di sede di DINAMICA Claudia Bellaera, Roberto Prampolini e Roberta Mambelli hanno spiegato come, con quali difficoltà e con quali strumenti sia stato possibile raggiungere i risultati illustrati nei comparti zootecnico, vegetale e della multifunzionalità. 

Hanno poi raccontato la loro esperienza e le loro impressioni Marco Nocetti. del Consorzio del Parmigiano-Reggiano che ha partecipato attivamente alla progettazione e alla docenza di importanti corsi per i produttori di latte destinato al Parmigiano Reggiano, Denis Cocincig docente e divulgatore del metodo di potatura della vite Simonit&Sirch che DINAMICA sta contribuendo a diffondere a livello regionale con frequenti attività formative e Fabio Guglielmi, responsabile di sede, ma relatore in veste di docente degli apprezzati corsi di introduzione alla digitalizzazione e all’informatica per le imprese agricole.

Emerge rafforzata la convinzione che la formazione è un fattore chiave per la competitività e per la continuità dell’agricoltura, perché supporta la crescita imprenditoriale e la consapevolezza delle modalità operative necessarie per influire anche sulla qualità e sicurezza dei prodotti e sulla messa a punto di servizi competitivi.

Diventa sempre più importante l’acquisizione di nuovi skill come quelli, ad esempio, dell’agricoltura di precisione ma serve anche manutenere la managerialità dell’imprenditore agricolo che lo metta in condizione di affrontare i cambiamenti, dalla digitalizzazione in campo e in azienda alle conoscenze di controllo di gestione, alla capacità di interpretare i nuovi approcci sostenibili alla produzione e lo sviluppo del turismo rurale.

E’ evidente che gli agricoltori dell’Emilia Romagna hanno dato una straordinaria risposta all’offerta formativa di DINAMICA evidenziando proprio l’importanza della conoscenza in questo momento di trasformazione.

Questa emergenza ha insegnato che l’innovazione nelle modalità di erogazione che sembrava molto difficile da realizzare in condizioni normali è invece realizzabile, con adattamenti, sforzi, aggiustamenti, ma comunque e realizzabile e proponibile per il futuro, almeno per alcune tipologie di attività formative.

Ne è consapevole e fermo sostenitore il Dr. Marcello Cannellini, responsabile per la Regione Emilia-Romagna delle Misura 1 e 2 del PSR (formazione e consulenza) che ha condiviso parte delle analisi emerse dall’incontro: l’importanza delle misure di diffusione della conoscenza per la tenuta dell’agricoltura, l’importanza di avere un sistema strutturato ed efficiente in grado di mettere in pratica tali misure con efficacia, tempestività e continuità senza il quale anche la migliore e più innovativa pubblica amministrazione incontra difficoltà a raggiungere gli obiettivi di ricaduta e di spesa.

Si è infine detto favorevole a proporre agli organi deliberanti di dare continuità nel periodo di transizione e nella prossima programmazione all’esperienza del Catalogo Verde per la gestione della formazione in ambito PSR.

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