DESCRIZIONE GENERALE

L'applicazione di un "sistema di sicurezza" nell'ambito delle Aziende agricole che si occupano anche di gestione di gruppi organizzati trova di solito una grande disponibilità negli operatori del settore. Nella fattispecie si tratta di imprenditori agricoli che si rendono disponibili, nell'ambito di iniziative regionali denominate "Fattorie didattiche" e "Fattorie aperte", a promuovere la corretta educazione alimentare e la conoscenza della realtà e della cultura agricola; in particolare:

  • le "Fattorie didattiche" propongono alle scuole percorsi didattici concordati con le insegnanti; tali percorsi possono comprendere attività svolte all'interno di appositi locali adeguatamente attrezzati, e/o visite guidate all'aperto, presso aree di interesse interne e anche (più raramente) esterne all'azienda; si tratta quindi di attività che si possono svolgere su tutto il periodo annuale (anche se di fatto, per ragioni climatiche, si concentrano nel periodo da marzo a ottobre) in cui è possibile prevedere numero e "tipologia" dei visitatori. Sebbene tutte le imprese agricole possano, con cognizione di causa, organizzare visite in tal senso, solo i titolari di aziende appartenenti a questo circuito specifico sono riconosciuti dalla Regione, che impone diversi requisiti di base per ottenere l'accreditamento, tra cui la frequenza di un Corso iniziale di 90 ore, successivi corsi periodici di aggiornamento, comunicazioni periodiche e controlli sul campo per la verifica della sussistenza dei requisiti imposti
  • le "Fattorie aperte" costituiscono un caso specifico, in quanto inerente un'iniziativa che riguarda tutte le Aziende agricole che intendono partecipare a due (o più) giornate/anno (di solito nel mese di maggio,ora estese anche al periodo autunnale) in cui esse aprono i cancelli aziendali a tutti, rendendosi disponibili a far conoscere la propria realtà aziendale ed a promuovere i prodotti locali, anche organizzando visite guidate per gruppi di visitatori. In questo caso, l'attività riveste carattere di occasionalità, si rivolge ad un pubblico assolutamente eterogeneo ed i requisiti richiesti per far parte di questa iniziativa sono legati a un corso di base di 8 ore e ad una comunicazione che riveste soprattutto carattere di trasmissione di informazioni statistiche sullo svolgimento delle giornate agli Enti promotori (Regione e Province).

Il settore non è dotato di legislazione specifica sulla sicurezza, ma non mancano alcuni fondamentali riferimenti in tal senso, contenuti nellanormativa regionale tesi a regolarne l'attività. E' comunque evidente l'interesse comune a molti soggetti, in primis degli imprenditori, ma anche degli Enti Locali promotori, a far sì che tutto possa svolgersi nel migliore dei modi, anche per quanto attiene l'aspetto di tutela e di salvaguardia dei soggetti interessati, ossia gli operatori del settore e gli ospiti.

La presenza di questi ultimi in azienda rende necessarie "analisi di rischio" aggiuntive, rispetto al percorso di verifica dei rischi lavorativi connessi con le attività imprenditoriali condotte in forma tradizionale, queste ultime correlate ai soli aspetti classicamente definiti "produttivi" dell'ambito agricolo. Nel caso delle "Fattorie didattiche", la lungimiranza e la sensibilità degli Enti locali (Regione e Province) hanno reso possibile, nel momento in cui tale iniziativa delle ha dimostrato di poter prendere piede, una regolamentazione del settore, finalizzata in particolare alla professionalizzazione degli operatori. In effetti, qualsiasi imprenditore agricolo può organizzare incontri in loco con le scolaresche, proponendo iniziative analoghe; gli imprenditori che invece aderiscono alle "Fattorie didattiche" devono intraprendere un cammino attestato da un lato dalla presenza di una "Carta della Qualità", che impegna, anche se in termini generali, le fattorie coinvolte in un processo migliorativo di carattere generale, dall'altro da un buon raccordo con gli insegnanti delle classi in visita, facilitando quantomeno lo scambio di informazioni. Con le nuove indicazioni regionali - (Legge Regionale n. 4 del 31 marzo 2009 "Disciplina dell'agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole" e Delibera G.R. n. 314/2010, che superano la Delib. Assemblea Regionale n. 84 del dicembre 2006) - sono state integrate alcune indicazioni sull'aspetto "sicurezza", che permane comunque come valore intrinseco della Qualità del Servizio svolto, nell'ottica del continuo miglioramento e sviluppo della cultura dell'ospitalità mirata ad "avventori" del tutto particolari. E' previsto, in tal senso, che il titolare dell'Azienda (o un tecnico) compili una "Autocertificazione della sussistenza dei requisiti previsti dal Decreto Legislaivo n. 81/08" e l'invio di una serie di documenti attestanti le condizioni aziendali rispetto ai requisiti richiesti dalla legge.

Particolare attenzione è stata dedicata alla regolamentazione della diffusa pratica della "somministrazione di cibi e bevande" (spesso definite assaggi o merende) in Azienda, già oggetto di chiarimenti da parte del Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti della Regione Emilia-Romagna (con lettera circolare del 21/12/2006), - puntando sia sull'attenzione degli operatori sia su regole rigorose (autocontrollo), decisamente impegnative, ma senza che esse risultino eccessivamente penalizzanti per un sistema che per molti aspetti si può definire "di eccellenza" e distinguendo due fondamentali tipologie:

  1. Percorsi didattici comprendenti una parte pratica di manipolazione di prodotti alimentari dell'azienda;
  2. Percorsi didattici comprendenti una parte pratica di manipolazione di prodotti alimentari dell'azienda.

 

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RISCHI

Partendo da esperienze concrete e dagli stessi elementi segnalati dai gestori, in relazione alle funzioni generalmente svolte nelle Fattorie didattiche ed ai percorsi didattici tipici, sono di seguito individuati alcuni dei rischi presenti, collegati al contesto ed alle attività svolte. L'analisi dei temi proposti non può essere ritenuta esaustiva, né in termini di individuazione degli stessi (gli elementi individuati sono quelli di carattere più generale) né in termini di soluzioni proposte (sarà possibile individuare alternative differenti in relazione a variabili o situazioni particolari).

I maggiori pericoli possono derivare da:

  • chi entra in Azienda per la prima volta non ha spesso alcuna cognizione di come essa sia strutturata, di quali siano le aree maggiormente "rischiose" o di come effettivamente si svolgano i percorsi didattici. La gestione delle aree può quindi essere resa difficoltosa da comportamenti inadeguati per mancata conoscenza dei termini di pericolo (pendii, specchi d'acqua, magazzini con prodotti pericolosi, animali, mezzi in movimento, ecc.)

    Lastre di copertura sospette (amianto)
    lastre di copertura sospette (amianto): occorre verificarne integrità

  • carenza d'informazione preliminare. Talvolta i genitori possono non avere bene presente le caratteristiche delle attività proposte, e magari non sono messi nelle condizioni di trasmettere comunicazioni al figlio o all'insegnante per agevolare i compiti di tutti; analogamente, l'imprenditore che non segnala gli accorgimenti da prendere, rischia di dovere poi gestire condizioni operative improvvisate
  • inadeguato abbigliamento. Ciò vale soprattutto nel caso di escursioni, visita di ambienti umidi, passeggiata per campi, esposizioni dirette e durature al sole senza protezioni
  • manipolazione e contatto con oggetti pericolosi, che possono essere stati abbandonati o dimenticati. Non è poi improprio pensare che siano gli stessi visitatori i veicolatori di tali pericoli (coltellini, punteruoli, oggetti in vetro, ecc.)
  • disorganizzazione della gestione interna. Non mancano certo visitatori "vivaci", che possono compromettere il buon esito della visita; tuttavia, gli imprenditori sono tenuti ad organizzarsi in modo da prevedere eventuali problemi, e farvi fronte adeguatamente, anche con la collaborazione di soggetti esterni. La situazione potrebbe diventare particolarmente "grave" qualora si verificasse una improvvisa emergenza a causa di eventi accidentali
  • diversi percorsi forniscono ai ragazzi la possibilità di cimentarsi con gli alimenti allo stato naturale, ivi compresa la farina. Nelle nuove generazioni sono purtroppo in serio aumento i casi di intolleranza alimentare, e comunque la somministrazione di cibi prodotti da sé va calibrata al meglio, nell'osservanza delle più comuni norme igienico-sanitarie. Elementi a rischio sono in particolare i latticini e il glutine
  • in relazione al punto precedente è evidente che la campagna è il posto ideale per fare incontri con sostanze (trasmesse da flora e/o da fauna) in grado di rendere esplosiva una situazione di debolezza intrinseca e di predisposizione ad altri tipi di allergie, quali quelle da pollini e da punture di insetti (api, calabroni, ecc.). Alcune stagioni si prestano maggiormente di altre ad incrementare nei soggetti deboli la propensione allo shock anafilattico
  • ambienti frequentati non pienamente idonei, per destinazione d'uso, a quanto effettivamente viene svolto al loro interno ed alla tipologia di ospiti. Edifici e strutture fatiscenti ed obsolete possono presentare carenze sotto il profilo della qualità degli infissi, della luminosità, dell'aerazione, degli impianti

    Accertare stabilità delle coperture
    coperture: accertare la loro stabilità

  • macchine e attrezzi - anche se riconosciute a norma - rappresentano un pericolo intrinseco. Possono essere pericolose le posizioni in cui esse vengono a trovarsi al momento della visita (se attive: rischio di interazione diretta per urti, schiacciamenti, ecc.; se abbandonate: pericoli legati ad un inadeguato rimessaggio, per mancanza delle protezioni previste, ecc.)

    Attrezzi e scale
    attrezzi e scale: mantenere ordine ed isolarli adeguatamente

  • macchine e attrezzi, nel caso vengano utilizzati o anche solo mostrati, possono presentare lembi taglienti, appuntiti, arrugginiti o sporchi. L''esecuzione anche di semplici "lavorini" può presentare momenti di tensione e di pericolo
  • aperture degli edifici quali finestre senza parapetti/davanzali protettivi, possono diventare elementi di imprevedibilità, specie se facilmente raggiungibili

    Dislivelli da segnalare
    dislivelli da segnalare/proteggere

  • noia o irrequietezza non adeguatamente prevenute rendono possibili comportamenti non responsabili e di difficile gestione soprattutto quando gli ospiti sono numerosi
  • perimetri (recinzioni) delle Aziende agricole spesso confinanti alla viabilità ordinaria; talvolta il limite aziendale risulta poco riconoscibile e comporta problemi di possibili interferenze su strade trafficate in caso di "distrazione" degli operatori
  • prodotti pericolosi (in particolare: fitosanitari, infiammabili, disinfettanti e detergenti, ecc.) possono, se impropriamente abbandonati o lasciati a portata di mano (talvolta anche entro contenitori inidonei) rappresentare una fonte di distrazione e di pericolo serio

    Prodotti pericolosi
    prodotti pericolosi: da porre in aree delimitate/segnalate

  • cavi elettrici sospesi, prese a muro o volanti con multiple alle quali sono agganciate apparecchiature di potenza complessivamente eccessiva a quella sostenibile dal sistema, situazioni vetuste (fili fragili, magari parzialmente scoperti, per sovraccarichi pregressi), insufficienti sezionamenti, quadri elettrici sporchi o mal tenuti, sono elementi di rilievo in relazione ai rischi di folgorazione e di incendio

    Impiantistica da adeguare
    impiantistica: da adeguare/certificare

  • presenza di animali e vivacità degli stessi costituiscono da un lato un "valore aggiunto" caratteristico della campagna, dall'altro invece rappresentano un rischio in virtù di approcci inadeguati (per scarsa conoscenza delle abitudini degli animali) o inopportuni (anche provocatori, talvolta), manifestazioni di insofferenza alla presenza umana, con con-seguenze legate alla vicinanza tra visitatore ed animale stesso. Evitare l'avvicinamento del visitatore agli animali quando si mostrano particolarmente nervosi in quanto rischia: morsi, calci, beccate, urti, cornate, ecc. Si consiglia pertanto di verificare la presenza di barriere idonee per tali inconvenienti

    Recinzioni
    recinzioni: da progettare in funzione del tipo di animale detenuto

  • infezioni e malattie da trasmissione animale (zoonosi) con conseguente rischio biologico sono legate a condizioni di scarsa igiene degli animali e di contatto con animali sudici, con parti o fluidi di animali infetti, con somministrazione di alimenti non adeguatamente manipolati
  • mancanza di collaborazione, di attenzione allo svolgimento delle iniziative, di rispetto delle regole di comune buon senso o di quelle manifestate dagli organizzatori della visita, da parte dei ragazzi, degli accompagnatori, dei genitori o di chi comunque ha la potestà dei ragazzi, degli adulti in genere, possono creare condizioni di rischio di vario genere, per sé e per gli altri, rese particolarmente problematiche dall'imprevedibilità rispetto ai canoni di regolare effettuazione di una visita "a casa di altri"
  • sottovalutare la sicurezza ed altre attenzioni in genere. Lo spirito troppo disinvolto con cui si è convinti che in campagna tutto sia concesso, può provocare conseguenze inaccettabili ed uno stress eccessivo anche da parte degli imprenditori agricoli e delle guide specializzate durante lo svolgimento dei percorsi
  • trasporto. Nel caso la visita preveda il trasporto degli ospiti all'interno dell'azienda anche con mezzi non convenzionali (es.: carretti riadattati), ricordare che la mancata omologazione degli stessi come sistemi di trasporto delle persone è ritenuto elemento di grave carenza. In ogni caso, il trasporto deve essere operato in condizioni di massima sicurezza possibile dalla caduta (adozione di parapetti a norma/reti di protezione; assicurazione con cinture adeguate) o dall'interazione con organi in movimento (es.: ruote, organi meccanici). In caso di utilizzo di animali da trazione o da trasporto, verificarne la storia pregressa e la loro affidabilità; in ogni caso, presidiare con attenzione gli eventi
  • la pianificazione di percorsi non idonei delle azioni proposte/richieste possono comportare rischi e mettere in oggettiva difficoltà gli ospiti, fino a rendere di difficile gestione gli sviluppi dell'offerta formativa
  • carenze nella copertura assicurativa per casi di Responsabilità Civile, in quanto non sempre questa attività viene segnalata dall'imprenditore, o considerata appieno dalle Compagnie Assicurative
  • impreparazione ad affrontare le situazioni di emergenza. Per quante precauzioni possano essere adottate, esiste sempre un margine residuo di rischio, che non può essere trascurato; carenza di conoscenze o di materiali/attrezzature utili per contenere eventi imprevedibili/imprevisti. Il riferimento principale sono la prevenzione incendi e il primo soccorso.

 

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INDICAZIONI TECNICHE

Si riportano di seguito alcune semplici indicazioni rivolte ai soggetti coinvolti, ottenute da esperienze concrete e da segnalazioni dei gestori. L'analisi, non esaustiva dei temi proposti, indica alcuni elementi di riflessione che potranno essere ritenuti attinenti o meno, in relazione alle caratteristiche specifiche aziendali (configurazione, organizzazione, obiettivi e percorsi didattici, ecc.).

E' importante rilevare che:

  • i suggerimenti sono rivolti ai gestori, ma un appello con altrettanta attenzione e rispetto delle regole viene rivolto agli "ospiti", che possono rappresentare, in talune circostanze, gli elementi "deboli" del sistema
  • la riduzione dei rischi deve essere affrontata sia in fase "pre-visita", con azioni preventive alla visita, sia in fase "di visita", con adozione di misure in corso d'opera
  • richiedere un abbigliamento consono alla campagna ed ai percorsi (es.: scarpe con gomma antiscivolo se si tratta di visitare ambienti esterni bagnati o interni umidi/bagnati, quali stalle, particolari zone di lavorazione delle cantine o di caseifici; pantaloni lunghi se si prevede una escursione per campi; cappellini protettivi per il sole)

    Pavimento antiscivolo
    pavimenti antiscivolo in ambienti umidi

  • garantire l'informazione preliminare a famiglie ed accompagnatori sui rischi potenziali prevedibili
  • favorire le comunicazioni reciproche con le famiglie e le scuole, utile a segnalare per tempo anche reciproche esigenze particolari (es.: stati allergici conclamati, ecc.)
  • sollecitare adulti ed accompagnatori affinché si eviti l'introduzione di oggetti appuntiti, taglienti o fragili (coltellini, oggetti in vetro, ecc.), in particolare non tenerli nelle tasche in caso si propongano attività pratiche o di movimento
  • organizzare, anche sulla base delle esperienze maturate o di specifiche segnalazioni, le comitive in visita per gruppi "omogenei", di numero tale da poterne esercitare un buon controllo, anche solo visivo. In caso di situazioni notoriamente critiche, seguire da vicino gli sviluppi, concentrando l'attenzione di tutti nei momenti critici
  • porre grande attenzione alle (eventuali) fasi di somministrazione di alimenti, a partire dalle merendine sino ad arrivare ai prodotti generati in proprio. E' consentito il consumo di cibo prodotto al proprio interno qualora, la relativa genuinità risulti certificabile da processo produttivo o da autorizzazione AUSL (es.: produzione frutta o confettura biologica; produzione olio), normalmente in possesso di chi già esercita attività di ristorazione/agriturismo; oppure di alimenti "prodotti" direttamente dai visitatori durante la permanenza o offerti dall'azienda, purchè ottenuti rispettando le indicazioni previste dalla Del. G.R. 314/2010 e adottando una serie di procedure che si configurino come un sistema "HACCP semplificato". Entro tale opportunità rientrano i prodotti che, per le specifiche caratteristiche, possono configurarsi a basso rischio sanitario (piadine, ciambelle, salumi, frutta fresca, succhi di frutta, ...) ma vengono esclusi prodotti freschi (latte, formaggi non stagionati, ecc.)
  • predisporre un modulo per la segnalazione di avvenute manifestazioni di allergie o di shock anafilattici per punture di insetti. Richiedere, in tali casi, che il visitatore stesso provveda autonomamente (es.: corredo di dose di adrenalina autoiniettante, prodotti omeopatici), poiché è controindicato che l'imprenditore somministri medicinali specifici
  • verificare preventivamente la presenza di alveari/favi di api/vespe/calabroni ed even-tualmente procedere a bonifica
  • mantenere puliti e visibili (erba bassa) i percorsi ed i sentieri nei boschi e nei campi

    Percorsi esterni
    percorsi esterni: consolidare/montare adeguate protezioni

  • verificare preliminarmente, nel caso di segnalazioni di possibili manifestazioni allergiche, l'esistenza di istruzioni esplicite espresse dai genitori del bambino; provvedere - in accordo con l'insegnante - di adottare i provvedimenti del caso solo se in condizioni di certezza dell'esito dell'azione. Esistono prodotti omeopatici in grado di rallentare l'effetto e lasciare un margine di tempo più ampio per consentire soccorsi più articolati, che però dovrebbero essere assunti direttamente dal soggetto interessato qualora avvenga un evento incidentale, ed in caso di sussistenza di dubbi sulle cause o sugli effetti, limitarsi a porre la persona infortunata in posizione idonea o di riposo (non toccarla in caso di rischi fratture o lesioni interne), telefonare al "118" e richiedere assistenza adeguata, adottando le modalità convenzionali di comunicazione con la centrale dell'ambulanza
  • verificare la destinazione d'uso dei locali destinati ad ospitare - anche per breve tempo - bambini. Porre particolare attenzione alla stabilità degli edifici e degli infissi, alla luminosità naturale, all'aerazione, agli impianti. Definire procedure, anche semplici, di emergenza ed evacuazione, in particolare per ambienti molto grandi o sotterranei: fornire le informazioni minime, porre in essere cartelli esplicativi, collocare uno o più estintori in punti idonei, valutare il verso di apertura delle porte (verso l'esterno) e l'esigenza di porre in opera sistemi ad apertura immediata (maniglioni antipanico)
  • riporre gli attrezzi e porre a rimessa le macchine - ove possibile - senza lasciare innestati i sistemi di accensione
  • sottrarre dalla portata dei visitatori gli utensili taglienti, appuntiti, arrugginiti o sporchi utilizzati per le attività agricole
  • verificare l'idoneità dei giochi messi a disposizione nell'area ludica; devono essere oggetto di Certificazione e di controlli periodici sull'integrità. I giochi da esterno necessitano di installazioni qualificati. Sorvegliare comunque, soprattutto l'area delle altalene (per evitare urti da attraversamenti improvvisi; eventualmente perimetrare)

    Giochi
    giochi: certificare/fissare adeguatamente

  • porre particolare attenzione nelle fasi di esecuzione dei "lavoretti" con i ragazzi e loro accompagnatori; la fornitura di attrezzi richiede che gli stessi siano scelti con attenzione anche sotto gli aspetti della sicurezza di utilizzo. Specificare sempre le modalità di corretto utilizzo e le attenzioni da prendere

    Vigilanza
    vigilanza: seguire l'evolversi delle attività

  • mantenere chiuse finestre o aperture senza parapetti/davanzali protettivi, segregando l'accesso alle vetrate in condizioni precarie
  • predisporre un sistema di segnalazioni ed indicazioni efficaci, a partire da un "tabellone iniziale", posto all'ingresso aziendale, con le principali regole da seguire e suggerimenti. Utilizzare, ponendola sempre in punti ben visibili, la cartellonistica opportuna quale "Non avvicinare gli animali", "Vietato l'ingresso ai non addetti", "Non allontanarsi dal percorso segnato"; utilizzare nastro bianco-rosso per perimetrare ed evidenziare condizioni di inaccessibilità
  • collocare barriere idonee di protezione nei punti critici (es.: punti esposti)
  • segnalare in modo vistoso (es.: nastro bianco/rosso) la presenza di fossi profondi; apporre robuste barriere
  • mantenere sempre viva l'attenzione dei ragazzi, per evitare comportamenti di insofferenza/di noia
  • mettere a disposizione le sole macchine ed attrezzature a norma
  • munirsi di "cassetta di pronto soccorso" e/o di "pacchetti di medicazione" da utilizzare quando ci si allontana dalla sede (es.: per escursioni) e disporre di strumenti di comunicazione rapida (es.: cellulare; telefono fisso, sempre a portata di mano) per segnalare le eventuali situazioni di emergenza. E' consigliabile la frequenza di un Corso di "Primo intervento", o quantomeno l'acquisizione, da soggetti qualificati ed esperti, delle istruzioni di base per operare al meglio in caso di ferite di poco conto o di situazioni relativamente problematiche

    Cassetta Pronto Soccorso
    cassetta Pronto Soccorso e D.P.I.: da adeguare/aggiornare

  • tenere a disposizione - nei punti in cui sono presenti elementi "a rischio incendio" o pericoli per affollamento significativo (es.: deposito infiammabili, fienili, area rimessaggio mezzi, quadri elettrici complessi, ambienti dedicati all'accoglienza dei gruppi, ecc.) almeno un estintore a polvere o a CO2. E' consigliabile la frequenza di un Corso "Antincendio", o quantomeno l'effettuazione di una prova di spegnimento con estintore, al fine di essere in grado di intervenire con cognizione di causa nel momento della necessità
  • mantenere segregati i prodotti pericolosi, in particolare quelli fitosanitari, ma anche gli infiammabili e quelli di carattere domestico; utilizzare magazzini o armadietti chiusi a chiave e idoneamente contrassegnati
  • porre attenzione ai cavi elettrici sospesi; evitare condizioni di sovraccarico delle prese; sanare le situazioni vetuste (fili fragili, anche parzialmente scoperti) e fuori norma; assicurare la presenza di interruttore differenziale
  • operare un sistematico controllo veterinario sulla salute degli animali; segregare in idonei recinti, solidi e - nei casi più rischiosi - che impediscano l'introduzione delle mani da parte dei visitatori
  • rammentare a genitori, accompagnatori ed insegnanti l'importanza fondamentale di collaborare in modo positivo allo svolgimento dell'iniziativa, e che - in primis - bambini e scolaresche sono comunque loro affidati
  • sottolineare, anche a scopo formativo durante la visita in Azienda, le precauzioni che la norma prevede di adottare per favorire la sicurezza e la salute degli operatori (es.: roll-bar, cabine chiuse e condizionate, D.P.I., ecc.)
  • ridurre, qualora l'azienda affacci i propri confini su strade a grande traffico o a percorrenza veloce, la facilità di accesso (es.: mantenendo il gruppo lontano dai confini; adottando una recinzione in forma generalizzata, introducendo cartellonistica o "dissuasori", ecc.)
  • rammentare che non è consentito il trasporto degli ospiti all'interno dell'azienda con mezzi non convenzionali/non omologati
  • porre continua attenzione al comportamento ed all'atteggiamento dei ragazzi durante la visita generale dell'Azienda
  • valutare volta per volta la reale fattibilità dei percorsi didattici proposti, in relazione anche alla specificità del gruppo di ospiti al comportamento inadeguato mostrato dai ragazzi; adottare eventuali correttivi o ripiegare su condizioni di minore rischio
  • segregare gli animali che abbiano manifestato in precedenza segni di insofferenza alla presenza umana. Operare la visita agli animali (es.: in stalla) per gruppetti ridotti di bambini, permettendo agli stessi di avvicinarsi (eventualmente accarezzarli) solo se gli animali risultano sufficientemente imbracati (sistemi "catturanti") ed impossibilitati a raggiungere e a colpire gli ospiti. Rammentare ai bambini che gli animali possono irritarsi per le grida di entusiasmo o per i bruschi movimenti, e che quindi è necessario mantenere atteggiamenti di calma e di prudenza

    Attività con animali
    attività con animali: valutare le precauzioni e i Dispositivi di Protezione Individuali necessari

  • verificare il livello e la qualità della copertura assicurativa per casi di Responsabilità Civile. Richiedere alla propria Compagnia Assicurative che venga resa esplicita la copertura degli aspetti di accoglienza legati alla multifunzionalità.

 

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INDICAZIONI COMPORTAMENTALI

Occorre essere consapevoli che tanto più ampia sarà l'offerta di servizi garantita dalla "fattoria", tanto più ampia potranno essere la casistica dei rischi, legata anche all'imprevedibilità dei comportamenti: per quanti sforzi si potranno cercare di fare, un'alea di rischio imprenditoriale, anche in questo caso, permarrà. Nel contempo, non si devono "ingessare" o "edulcorare" le iniziative più accattivanti e formative per non snaturarne la funzione.

Ne consegue che è indispensabile che ognuno si impegni a rispettare l'osservanza dei principi cui fanno capo le normative generali (quali i Codici civile e penale) e specifiche (di settore):

  • gli imprenditori devono operare preventivamente per prevedere i pericoli; valutare il rischio e adottare provvedimenti efficaci e ragionevoli. In caso di inattuabilità di azioni dirette, si devono fornire le indicazioni (vocali o tramite cartelli), che sono talvolta gli unici strumenti per attuare la prevenzione. Eventi incidentali gravi derivanti da evidenti forme di negligenza del titolare, anche se indennizzarti civilmente dalle Compagnie assicurative, potrebbero non rendere immuni da eventuali procedimenti giudiziari derivanti dalle istruttorie condotte a seguito dall'evento incidentale stesso
  • gli insegnanti devono rammentare sempre che le scolaresche sono comunque affidate a loro ed agli eventuali accompagnatori. E' quindi opportuno che mettano a disposizione il loro ascendente e la conoscenza dei bambini, in accordo e in collaborazione con gli imprenditori agricoli
  • i genitori devono essere consapevoli del fatto che risulta impossibile far fare loro percorsi didattici in campagna senza mettere nel conto qualche elemento di incertezza e di imprevedibilità. Occorre incidere sui comportamenti dei propri ragazzi, preparandoli adeguatamente all'evento. Nel caso qualcosa accada, si deve cercare di non ribaltare sugli imprenditori agricoli responsabilità eccessive a priori. E' necessario curare che la "libertà d'azione" di cui si gode presso l'Azienda, non divenga elemento da cui scaturiscono drammi. Anche i genitori devono dare esempio - ove possibile - del rispetto di regole e di indicazioni
  • i ragazzi sono impegnati ad apprendere ed a vivere con soddisfazione la giornata. A loro si richiederà, fin da prima che inizi la visita, attenzione, pazienza e rispetto delle indicazioni degli adulti accompagnatori
  • le istituzioni preposte (ad esempio i competenti assessorati della R.E.R.), potranno ulteriormente favorire i comportamenti virtuosi, sia formulando indicazioni ad hoc che rendano omogenei gli impegni all'adeguamento, sia pubblicizzando in modo adeguato le iniziative.

 

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D.P.I.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

Non sono previsti generici Dispositivi Individuali di Protezione; qualora si sia in presenza di momenti in cui si effettuano attività (manuali e non), dovranno essere individuati gli strumenti protettivi idonei a contenere i possibili danni (es.: guanti in caso di utilizzo di forbici nei vigneti per la raccolta dei grappoli).

 

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Codice Civile Art. 139 Danno biologico per lesioni di lieve entità
Art. 2043 Risarcimento per fatto illecito
Art. 2048 Responsabilità dei genitori; dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte
Art. 2050 Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose
Art. 2051 Danno cagionato da cosa in custodia
Art. 2052 Danno cagionato da animali
Art. 2055 Responsabilità solidale
Art. 2059 Danni non patrimoniali
Codice Penale Art. 589 Omicidio colposo
Art. 590 Lesioni personali colpose
Art. 593 Omissione di soccorso
D.Lgs del 09/04/2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Art. 199 - & Allegato XXXV.
Codice Civile Art. 139 Danno biologico per lesioni di lieve entità
Art. 2043 Risarcimento per fatto illecito
Art. 2048 Responsabilità dei genitori; dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte
Art. 2050 Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose
Art. 2051 Danno cagionato da cosa in custodia
Art. 2052 Danno cagionato da animali
Art. 2055 Responsabilità solidale
Art. 2059 Danni non patrimoniali
Codice Penale Art. 589 Omicidio colposo
Art. 590 Lesioni personali colpose
Art. 593 Omissione di soccorso
D.M. 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro (in S.O. n. 64, alla G.U. 7 aprile 1998, n. 81).
D.Lgs 18/05/2001 n. 228 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57 (in S.O. n. 149/L alla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 137 del 15 giugno 2001).
D.Lgs 26/05/1997 n. 155 Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l'igiene dei prodotti alimentari" (su G.U. n. 136 del 13 giugno 1997).
Delibere Regionali
Es.: Regione Emilia-Romagna:
L.R. n.4 del 31 marzo 2009 "Disciplina dell'agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole" e Delib. G.R. n.314/2010.

 

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