DESCRIZIONE GENERALE

Le macchine per la difesa delle colture generalmente suddividono in gocce il liquido che contiene la soluzione acqua-prodotti fitosanitari, in gocce provvedendo alla loro distribuzione sulle colture che necessitano di trattamento.


Fig. 1 - trattrice con atomizzatore per trattamenti antiparassitari

Esse si suddividono principalmente in:

  • irroratrici a barra: macchine per trattamenti fitosanitari, fertilizzanti e diserbanti al terreno ed alle colture erbacee
  • irroratrici ad aereoconvezione (atomizzatori): macchine irroratrici per trattamenti fitosanitari, fertilizzanti e fitoregolatori generalmente alle colture arboree.

Queste macchine possono essere di tipo semovente (non trattate in questa dispensa), di tipo portato, dall'attacco a tre punti semiportate oppure trainate dalla trattrice.

           
Fig. 2 - Atomizzatore trainato       Fig. 3 - Barra irroratrici portate       Fig. 4 - Barre irroratrici trainate

Sono macchine che non presentano particolari rischi di infortunio in riferimento alla meccanica, pur tuttavia non bisogna dimenticare i rischi di intossicazione dovuti ai prodotti distribuiti.

 

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RISCHI

  • contatto, impigliamento, trascinamento, avvolgimento presa di forza albero cardanico
  • ribaltamento o impennamento del mezzo - instabilità dovuta al movimento dei liquidi presenti all'interno del serbatoio
  • contatto traumatico con parti in movimento (ventola)/organi di trasmissione (alberi e trasmissioni secondarie - in prossimità del vano cambio meccanico velocità ventola, ecc.)
  • schiacciamento nelle fasi di attacco e stacco della macchina alla trattrice (attenzione ai liquidi presenti nel serbatoio, fonti di pericolose instabilità)
  • getti in pressione (miscela irrorante) durante la fase di irrorazione
  • contatto con sostanze pericolose in fase di lavorazione con prodotti fitosanitari (preparazione dei prodotti, carico/scarico cisterna, irrorazione, lavaggio serbatoio)
  • contaminazione e proiezione di liquidi in pressione (per rottura dei tubi flessibili, specie quelli vicino all'operatore, se i comandi sono portati vicino al posto di guida)
  • soffocamento (nel caso di cisterne di grosse dimensioni, se l'operatore entra all'interno del serbatoio senza le dovute precauzioni e sicurezze)
  • scivolamenti e cadute dalle postazioni di servizio (durante il carico della cisterna)
  • investimento di persone (durante le operazioni di manovra)
  • investimento e schiacciamento durante le operazioni di apertura e movimentazione delle barre irroratrici
  • investimento per instabilità della macchina quando scollegata dalla trattrice
  • contatto accidentale con le linee elettriche per le macchine nelle quali l'altezza delle barre durante l'apertura può superare i 4 m
  • rumore/vibrazioni

 

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INDICAZIONI TECNICHE

Identificazione della macchina

Le macchine devono essere sempre identificabili per cui è necessaria la presenza di una targhetta di identificazione che riporti il nome del costruttore, il modello e le caratteristiche principali, nel caso di macchine commercializzate per la prima volta dopo la data del 21 settembre 1996 la targhetta deve riportare la marcatura CE e tutta la documentazione a corredo (vedi: INFORMAZIONI UTILI - RIFERIMENTI NORMATIVI - "DIRETTIVA MACCHINE").


Fig. 5 - targhetta di identificazione: nome e indirizzo del costruttore, anno di costruzione, modello e matricola

Inoltre la macchina deve essere dotata del "Manuale d'uso e manutenzione" e di appropriate decalcomanie di sicurezza.

 

1. Trasmissione del moto - Presa di potenza - Albero cardanico (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Tutti gli organi di trasmissione del moto devono essere protette con carter conformi ai requisiti previsti dalla legge, anche se generalmente le macchine per i trattamenti (atomizzatori, barre da diserbo, ecc.) hanno organi di trasmissione interni alla macchina e quasi sempre non raggiungibili, eccetto la presa di forza che deve collegarsi al cardano.

     
Fig. 6 - presa di forza senza protezione       Fig. 7 - presa di forza con protezione

Il giunto cardanico che ricevere coppia dalla trattrice deve essere completamente protetto da guaine in materiale plastico in grado di coprire le parti salienti del giunto, compresi gli snodi esterni, sia all'albero della presa di forza, che eroga potenza, sia alla macchina che la riceve. L'albero cardanico, specialmente quello destinato alle macchine trainate deve essere di particolare lunghezza adeguata e consentire ampie angolazioni di trasmissione.


Fig. 8 - sezione albero cardanico completo di protezioni

La protezione del giunto deve essere assicurata al corpo della macchina con una catenella.

La protezione della presa di forza della macchina si deve integrare e sovrapporre con la copertura dei giunti per almeno 50 mm. Sulla macchina deve essere presente un supporto per il giunto cardanico quando viene scollegato dalla trattrice.

     
Fig. 9 - albero cardanico completo di
protezioni e pittogrammi
      Fig. 10 - dispositivo a doppia coppia conica e trasmissione a cinghia, che consente ampio raggio di sterzatura, consentendo alla trasmissione cardanica limitate angolazioni

Alla fine di ogni passaggio di irrorazione, specie se si è costretti a sterzare con angolazioni molto strette è opportuno staccare la presa di forza per evitare danni non solo alla protezione ma anche alla crociera.

Esistono in commercio soluzioni tecniche che consentono la trasmissione del moto anche ad angolazioni elevate.

 

2. Organi di trasmissione del moto ed organi di lavoro in movimento (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

VENTOLA DEL GENERATORE D'ARIA

La ventola generatrice di aria deve essere completamente protetta da una griglia metallica in modo da non poterla raggiungere con le dita, anche nel lato dove sono alloggiati gli ugelli e protetta in modo tale da non poter raccogliere o proiettare materiale estraneo che possa danneggiare l'operatore.

     
Fig. 11 - assenza di protezione a feritoia tra gli ugelli       Fig. 12 - protezioni tra gli ugelli di tipo corretto

Le aperture che rendono possibile l'accesso alla ventola devono essere protette da idonee griglie che comunque non devono compromettere la turbolenza ai fini della corretta distribuzione del prodotto.

     
Fig. 13 - griglia di protezione della ventola troppo larga       Fig. 14 - possono essere interposti convogliatori di aria tra la griglia e le ventole in tal caso essi fungono anche da distanziatori

La griglia di protezione della ventola non deve consentire l'accesso alle dita o alle mani.

MOVIMENTAZIONE DELLE BARRE DI IRRORAZIONE - APERTURA E CHIUSURA

Devono essere prese precauzioni tecniche per evitare che durante le operazioni di apertura e chiusura delle barre non vi siano rischi di schiacciamento.

Le barre che possono essere aperte e chiuse manualmente devono essere munite di maniglie. Queste maniglie possono essere parte integrante della barra, purché siano adeguatamente progettate e chiaramente identificate.

Se l'operazione di apertura e chiusura delle barre è automatizzata, il comando deve essere del tipo ad azione mantenuta ed essere posizionato al di fuori della zona di rotazione delle barre stesse. In questo caso le barre sono comandate dalla centralina della trattrice.

Sul cilindro idraulico, a doppio effetto, di apertura e chiusura delle barre, deve essere presente una valvola di blocco, che eviti, durante l'apertura o chiusura in caso di calo di pressione idraulica (rottura di manicotto, calo di potenza), la caduta dei bracci. In alternativa, la valvola può essere collocata sui tubi flessibili che a loro volta dovranno resistere ad una pressione 4 volte superiore a quella di esercizio.

Per assicurare la protezione contro i rischi di urto e di schiacciamento, la macchina deve essere equipaggiata di un dispositivo limitante la velocità di discesa delle barre, oppure di un dispositivo di bloccaggio il quale assicuri un'altezza minima da terra tra la barra ed il terreno.

Nel caso in cui la regolazione avvenga mediante uso di un argano, questo deve essere del tipo a fermo automatico. L'argano deve essere azionabile da terra o da una piattaforma e munito di un dispositivo che assicuri sempre un'altezza minima di sicurezza tra la barra ed il terreno.

Nel caso la regolazione dell'altezza avvenga tramite sistema idraulico, i cilindri idraulici dovranno essere muniti di dispositivi paracadute o di blocco (se a doppio effetto) ed una limitazione della velocità di discesa.


Fig. 15 - cilindro idraulico senza valvola di blocco

     
Fig. 16 - valvola di blocco posizionata sul cilindro idraulico       Fig. 17 - posizionamento della valvola di blocco sui tubi flessibili - essi devono resistere 4 volte la pressione massima di esercizio

Per poter effettuare le operazioni di manutenzione in sicurezza al di sotto del parallelogramma di sostegno delle barre e delle barre stesse, se non sono presenti valvole paracadute o di blocco sui sistemi di sollevamento deve essere previsto l'impiego di barre di blocco meccanico in modo da bloccare il movimento del pistone. (fig. 18)


Fig. 18 - barra di blocco per mantenere sollevato il parallelogramma di sostegno delle barre in sicurezza.

Dispositivi di supporto delle barre

In posizione ripiegata di trasporto, le barre devono essere bloccate da un dispositivo tale da impedirne qualsiasi movimento (blocco del cilindro idraulico con valvola - supporto meccanico - fig. 19).


Fig. 19 - dispositivo di supporto della barra ripiegata in fase di trasferimento e di ricovero

Prestare attenzione alle linee elettriche aeree presenti nel luogo di lavoro, con particolare cautela se le barre, in fase di apertura raggiungono o superano l'altezza di 4 m.


Fig. 20 - pittogrammi segnalante il divieto di sostare nel raggio di azione e di apertura delle barre - pericolo di investimento

 

3. Sistemi di comando (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

I comandi devono rispettare le norme di progettazione per quanto riguarda la collocazione e le forze di azionamento. Inoltre, devono essere protetti contro l'azionamento accidentale, devono risultare chiaramente identificabili ed essere posti al di fuori di zone a rischio.

Le funzioni dei comandi manuali devono essere identificabili attraverso specifici segni grafici.

     
Fig. 21 - segni grafici sui comandi       Fig. 22 - durante l'azionamento non devono verificarsi schiacciamenti

La leva del cambio meccanico, che varia il numero dei giri della ventola, deve essere collocata in zona sicura (e non in prossimità del vano della ventola come in alcuni modelli).


Fig. 23 - leva che consente il cambio delle velocità della ventola posizionata esternamente alla zona dove è alloggiata la ventola stessa

Le leve di regolazione dovranno essere distanti dagli organi di movimento e in rotazione (albero cardanico).

Le barre che possono essere aperte e chiuse manualmente, devono essere munite di due maniglie, localizzate vicino al punto di articolazione. Queste maniglie possono anche essere parte integrante della barra, purché siano adeguatamente progettate e chiaramente identificate.

MANOMETRO

Deve essere presente un manometro che segnali, con diverso colore, la zona massima di pressione.

Deve essere presente un dispositivo di lavaggio del circuito.

 

4. Blocco degli elementi di trasmissione (non pertinente)

 

5. Impianti e collegamenti idraulici (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Le macchine per la protezione delle colture spesso sono dotate di linee idrauliche che servono per l'azionamento di parti della macchina (timone autosterzante, parallelogrammi di sostegno delle barre irroratrici) - si rimanda al relativo capitolo generale. (vedi inoltre: "Movimentazione delle barre di irrorazione")

FLUIDI DI SERVIZIO

I tubi flessibili che trasportano liquidi di irrorazione, nel caso siano posizionati vicino l'operatore, durante il servizio, devono essere protetti da apposite guaine bloccate sulla tubazione rigida qualora il dispositivo di regolazione e relativi tubi vengono portati in prossimità dell'operatore vicino al posto di guida.


Fig. 24 - tubi idraulici con guaina di protezione

La guaina deve coprire tutto il tubo flessibile, specialmente nei comandi che vengono posizionati vicino all'operatore, la porzione di tubo flessibile vicina alla porzione rigida è quella maggiormente esposta alle screpolature e rotture - la guaina va fissata con fascette sul tubo rigido.

Serbatoio

I coperchi devono essere solidali al serbatoio es essere dotati di un sistema per il mantenimento in posizione chiusa, del tipo ad azione meccanica positiva (per esempio coperchi a vite); devono inoltre essere dotati di apposita valvola.


Fig. 25 - dispositivo di chiusura con coperchio a vite

Il livello del liquido deve essere visibile all'operatore durante il riempimento e lo svuotamento.


Fig. 26 - visibilità del livello di riempimento del serbatoio

Deve essere disponibile un dispositivo di lavaggio del circuito.

Riempimento e svuotamento del serbatoio

Le macchine irroratrici sono in genere dotate di sistemi di riempimento del serbatoio, costituiti da un idroiniettore o da una pompa centrifuga ausiliara autoadescante, che consentono di attingere l'acqua direttamente dai corsi d'acqua superficiali. Detti sistemi non devono consentire il ritorno dell'acqua dal serbatoio per impedire contaminazioni ed inquinamenti degli stessi.

Il riempimento del serbatoio può essere, altresì, effettuato direttamente in azienda da derivazioni d'acqua in pressione ad elevata portata, da serbatoi sopraelevati che permettono un rapido riempimento per gravità o, in campo, per mezzo di serbatoi ausiliari di grandi dimensioni dotati di pompe autonome.

L'irroratrice deve essere equipaggiata con dispositivi per il travaso dei liquidi.

Nel caso ciò non sia possibile, l'apertura di riempimento deve essere posizionata, rispetto al terreno o alla piattaforma dell'operatore o ad un eventuale predellino, in modo tale da facilitare le operazioni di riempimento e di svuotamento.


Fig. 27 - dispositivo per lo svuotamento del serbatoio

Per limitare sempre più il contatto dei prodotti chimici impiegati per i trattamenti, un ruolo significativo è ricoperto da appositi dispositivi di pre-miscelazione, di cui alcune macchine sono equipaggiate.

Valvola blocco ritorno

I tubi aspiranti per il riempimento del serbatoio di irrorazione devono essere predisposti in modo da evitare il ritorno di acqua dal serbatoio all'apparecchiatura di riempimento.

     
Fig. 28 - pre-miscelatore su barra da diserbo trainata       Fig. 29 - tubo aspirante per il riempimento del serbatoio

Ogni serbatoio che sia posto sotto pressione deve avere un dispositivo compensatore della pressione per le operazioni di riempimento e di svuotamento. E' prevista quindi una valvola di sicurezza che impedisca alla pressione il superamento della pressione massima ammissibile del circuito. La regolazione della valvola di sicurezza deve essere protetta da manipolazioni non autorizzate.


Fig. 30 - indicatori di pressione con valvole di siurezza

La o le pressioni di lavoro devono essere chiaramente leggibili dalla posizione di guida ammettendo la rotazione della testa e della parte alta del corpo del conducente.

La cassa del manometro deve essere isolata dalla miscela di irrorazione; la pressione ammissibile deve essere indicata sul manometro da una linea rossa.

Il manometro deve essere localizzato in modo che in caso di perdita non vi sia pericolo per l'operatore di essere colpito dalla miscela di irrorazione.

L'operatore deve sempre essere protetto da tutti i contatti con la miscela di irrorazione. Quando si esegue lo svuotamento del serbatoio, esso deve poter essere effettuato senza l'ausilio di attrezzi (per esempio per mezzo di un rubinetto) ed il flusso deve essere diretto lontano dall'operatore.

Il dispositivo di scarico deve avere, oltre al tappo di chiusura, una valvola a saracinesca in grado di evitare pericolose contaminazioni.

     
Fig. 31 - tappo di scarico senza valvola
di intercettazione
      Fig. 32 - tappo di scarico con valvola di intercettazione


Fig. 33 - tubo di scarico con leva di azionamento

La leva di azionamento del dispositivo di scarico deve essere protetta dagli urti accidentali.

Sulla macchina deve essere presente un serbatoio di acqua pulita per lavaggi di emergenza, in situazione di contaminazione dell'operatore. In caso di assenza del serbatoio dedicato, si può installare una tanica di acqua pulita dotata di rubinetto posizionata lontana da fonti inquinanti, (es.: sulla trattrice agricola).

     
Fig. 34 - vaschetta lavamani integrata nel serbatoio
dell'atomizzatore
      Fig. 35 - serbatoio acqua pulita installato su trattrice

 

6. Equipaggiamenti elettrici (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")


Fig. 36 - percorso di cablaggi e tubazioni protetto

I cavi elettrici devono essere posizionati in maniera tale che nessuna loro porzione sia in contatto con le parti mobili o con gli spigoli vivi. Attenzione ai collegamenti: verificare che siano adottate le misure tecniche (colori o sensi di innesto) per eliminare la possibilità di collegare erroneamente le sorgenti di potenza dando luogo a situazioni pericolose.

I comandi elettronici di funzionamento ed azionamento dei distributori evitano di portare in cabina trattore, o in prossimità della zona conducente, tubazioni con fluidi in pressione.

 

7. Dispositivi di protezione in caso di ribaltamento e sistemi di trattenuta (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

8. Accessi - Caduta nella fase di salita e discesa del mezzo (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

ACCESSI/POSTI DI MANOVRA E SERVIZIO


Fig. 37 - scala di accesso alle postazioni di servizio

Le parti di servizio della macchina (es.: aperture del serbatoio principale, apertura serbatoio lavacircuito, serbatoio per acqua pulita lavamani, comandi, ecc.) devono potere essere raggiunte agevolmente, eventualmente con scale e piattaforme conformi con parapetto normale.

     
Fig. 38 - scalino di accesso con piano
antisdrucciolevole
      Fig. 39 - pedana per favorire le operazioni di carico

 

9. Collegamento alla trattrice delle attrezzature - Stabilità complesso trattrice/operatrice (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

La macchina deve essere progettata per essere stabile quando è scollegata dalla trattrice ed è parcheggiata su un terreno duro.


Fig. 40 - cunei di blocco

Sulla macchina, se priva di dispositivi di frenatura e con ruotino di appoggio, è auspicabile che siano presenti dei cunei di blocco (fig. 40) da utilizzare durante le operazioni di attacco e stacco con la trattrice quando il terreno è in pendenza o vi sono delle asperità; anche il liquido contenuto all'interno della cisterna ondeggiando può provocare pericolose oscillazioni.

TRAINO

L'occhione di traino deve essere di tipo snodato per evitare il ribaltamento del complesso trattrice-macchina.


Fig. 41 - occhione di traino di tipo snodato

 

10. Sollevamento della macchina (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

11. Requisiti di sicurezza aggiuntivi per le macchine semoventi (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

12. Le rotture e i guasti (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

13. Manutenzione e pulizia (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

14. Precauzioni di uso - Comportamento corretto (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

15. Circolazione in azienda e su strada pubblica (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

16. Emissione di gas inquinanti in ambiente chiuso, poco ventilati (non pertinente)

 

17. Rumore e vibrazioni (vedi "Indicazioni tecniche comuni") Indicazioni comportamentali

 

18. Verifiche periodiche (non pertinente)

 

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INDICAZIONI COMPORTAMENTALI

Leggere ed osservare attentamente quanto indicato sul libretto d'uso e di manutenzione fornito dal costruttore ed effettuare l'ordinaria manutenzione.
Prima di effettuare interventi sulla macchina, fermare il motore della trattrice ed estrarre la chiave.
Pericolo d'impigliamento all'albero cardanico in rotazione.
Per evitare il rischio di presa e di trascinamento da parte degli organi di trasmissione del moto (albero cardanico), stare alla larga dallo stesso quando è in rotazione ed avvicinarsi solo quando il motore della trattrice è spento e la macchina è ferma.
Utilizzare sempre la trasmissione dotata di protezioni ed impiegare idoneo abbigliamento.
Rispettare il senso di rotazione ed il numero dei giri.
Nel caso di necessità di intervento sulla macchina, le parti in movimento devono essere ferme, il motore della trattrice spento e la chiave disinserita.
Attenzione alle inerzie degli organi in movimento.
Non avvicinarsi agli organi in movimento della macchina per effettuare le operazioni di regolazione con trasmissione inserita e motore in moto.
Evitare di indossare abiti con parti svolazzanti (elastici ai polsi e caviglie).
Pericolo di caduta.
Non salire sulla piattaforma quando la macchina è in movimento.
Pericolo di lancio di materiale.
Stare alla larga dai punti di possibile lancio di oggetti e mantenere le protezioni della macchina integre.
Non sostare tra la macchina e la trattrice.
Accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di manovra e di lavoro vietando ogni sosta nel raggio d'azione della macchina durante il suo funzionamento.
Non sostare tra trattrice e macchina.
Prestare attenzione durante le operazioni di collegamento.
Rischio di schiacciamento tra gli attacchi ed i supporti del sollevamento idraulico, tra "gancio di traino"e "occhione del timone".
Prestare attenzione alle aperture delle barre da diserbo.
Non sostare nelle zone sottostanti il raggio di apertura.
Pericolo di schiacciamento.
Non avvicinare le mani alle parti della macchina articolate (parallelogramma di supporto delle barre).
Verificare la presenza di linee elettriche aeree e valutare il possibile rischio di contatto durante l'apertura delle barre da diserbo.
Non portare in prossimità del posto di guida i comandi meccanici della macchina se le tubazioni flessibili ad alta pressione non sono protette da guaine. I tubi si potrebbero rompere e getti ad alta pressione di veleno potrebbero investire l'operatore. Sarebbe auspicabile adottare comandi elettrici in modo da evitare il passaggio del liquido attraverso i comandi vicini all'operatore.
Sostituire i tubi idraulici in base alle cadenze previste sul manuale uso e manutenzione.
Prima di scollegare le tubazioni idrauliche occorre controllare che il circuito non sia in pressione.
Per evitare un errato collegamento dei tubi idraulici, le prese olio della trattrice e gli innesti rapidi della macchina devono essere dotate di un codice di riconoscimento.
Rispettare la portata e la pressione ammissibile dei circuiti idraulici.
Pericolo di intossicazione e avvelenamento.
Non entrare nella cisterna.
Non fumare e non mangiare durante le fasi di preparazione dei prodotti, il rifornimento dell'atomizzatore e la loro distribuzione.
Pericolo di inalazione di gas di scarico, di sostanze tossiche e di polveri.

Inoltre:

  • verificare la compatibilità con le trattrici
  • tenere le macchine pulite eliminando materiali estranei (detriti, residui di miscela, ecc.) che potrebbero danneggiarne il funzionamento o arrecare danni all'operatore
  • non operare in condizioni meteorologiche non adeguate (presenza di vento)
  • non preparare le miscele e non distribuire i prodotti senza l'utilizzo di dispositivi di protezioni individuali
  • non sovraccaricare la macchina oltre il limite consentito.

 

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D.P.I.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

Protezione obbligatoria del corpo Guanti di protezione obbligatoria Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria dell'udito Protezione delle vie respiratorie dalle polveri

 

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.Lgs 09/04/2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Testo Unico.
D.P.R. 27/04/1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. (ABROGATO)
D.P.R. 19/03/1956 n. 303 Norme generali per l'igiene sul lavoro. (ABROGATO)
Decreto Legislativo, 27 gennaio 2010, n. 17 D.P.R. 24/07/1996 n. 459
Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine. (ABROGATO)
Attuazione della direttiva 2006/42/CE, Macchine (Direttiva Macchine Italiana)
Direttiva 2004/108/CE D.Lgs 12/11/1996 n. 615
Compatibilità elettromagnetica. Recepimento Direttiva 89/336/CEE. (ABROGATA)
Direttiva compatibilità elettromagnetica
Direttiva 2006/42CE Direttiva 98/37/CE Direttiva Macchine: Sicurezza generale delle Macchine.
Direttiva che ha abrogato con decorrenza dal 12 agosto 1998 le Direttive 89/392, 91/368, 93/44, 93/68 (relativamente alla modificazione della Direttiva 89/392). Direttiva del 22 giugno 1998 G.U. L. 207 del 23 luglio 1998. (ABROGATA)
Nuova Direttiva Macchine
D.Lgs 19/09/1994 n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, e successive modifiche 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE ed integrazioni riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 15/08/1991 n. 277 Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212. (ABROGATO)
D.Lgs 10/04/2006 n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativamente all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore. (ABROGATO)
D.Lgs 04/08/1999 n. 359 Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. (ABROGATO)
D.Lgs 02/02/2002 n. 25 Attuazione della direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 30/04/1992 n. 285 Il Nuovo Codice della Strada.
D.P.R. 16/12/1992 n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada.
UNI EN ISO 12100:2010 UNI EN 292-1:1992
Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Terminologia, metodologia di base. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Sicurezza del macchinario - Principi generali di progettazione - Valutazione del rischio e riduzione del rischio sostituisce la vecchia UNI EN 292-2:1992.
UNI EN ISO 13857:2008 UNI EN 294:1993
Sicurezza del macchinario agricolo - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Sicurezza del macchinario - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori
UNI EN ISO 4413:2012 UNI EN 982:1997
Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Oleoidraulica - Regole generali e requisiti di sicurezza per i sistemi e i loro componenti.
Direttiva 2004/108/CE D.Lgs 12/11/1996 n. 615
Compatibilità elettromagnetica. Recepimento Direttiva 89/336/CEE. (ABROGATA)
Direttiva compatibilità elettromagnetica
UNI EN ISO 4254-6:2010 UNI EN 907:1998
Macchine agricole e forestali - Irroratrici e distributori di concimi liquidi. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Macchine agricole - Sicurezza - Parte 6: Irroratrici e distributori di concimi liquidi
UNI EN ISO 4254.1:2010 UNI EN 1553:2001
Macchine agricole - Macchine agricole semoventi, portate, semiportate e trainate - Requisiti comuni di sicurezza. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Macchine agricole - Sicurezza - Parte 1: Requisiti generali
Direttiva 2009/127/CE DIRETTIVA 2009/127/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 ottobre 2009 che modifica la direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine per l'applicazione di pesticidi
ISO 11684:1995 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motore da giardinaggio - Segni grafici per la sicurezza e pittogrammi di segnalazione dei pericoli - Principi generali.
Direttiva 2009/127/CE Modifica della 2006/42CE per le macchine utilizzate per l'applicazione di prodotti fitosanitari.

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