DESCRIZIONE GENERALE

Le Raccogli Imballatrici sono macchine generalmente trainate ed azionate dalle prese di potenza della trattrice, concepite per la raccolta dei prodotti a stelo (foraggi, paglia, ecc.), per la imballatura (cioè la compressione, che può risultare più o meno elevata in funzione del tipo di uso e di destinazione del foraggio o della paglia, e del grado di umidità), formatura della balla e legatura.

Oggi, queste macchine sono dotate anche di ulteriori apparecchiature in grado di fasciare la balla con nylon per aumentarne la conservazione.

Esse sono in grado, a secondo del tipo, di generare balle prismatiche o cilindriche di dimensioni diverse; si distinguono pertanto (figg. 1, 2 e 3) nelle seguenti categorie:

a) raccogli imballatrici a balle prismatiche o tradizionali

b) raccogli imballatrici per balle cilindriche o rotopresse

c) raccogli imballatrici per balle prismatiche giganti

     
Fig. 1 - raccogli imballatrice a balle prismatiche       Fig. 2 - raccogli imballatrice a balle cilindriche


Fig. 3 - raccogli imballatrice per balle prismatiche giganti

Sotto i profilo meccanico, queste macchine sono formate da un raccoglitore (aspo raccoglitore), che convoglia il prodotto all'interno di una camera di compressione. Con l'ausilio di organi infaldatori, un sistema meccanico provvede alla formazione della balla. Successivamente un annodatore, a spago o a filo metallico, provvede alla legatura; l'espulsione della balla confezionata, generalmente al suolo, conclude il ciclo della macchina.

 

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RISCHI

Principali rischi per gli operatori:

  • ribaltamento o impennamento del mezzo
  • contatto traumatico con parti in movimento/organi di trasmissione/legatori
  • intrappolamento/contatto cinghie di compressione
  • caduta accidentale dall'alto (nel salire e scendere dal mezzo)
  • contatto con parti surriscaldate
  • schiacciamento (per mancato sincronismo tra operatori nelle fasi di aggancio e sgancio della macchina)
  • urti, scontri e investimenti durante il moto
  • investimento dell'operatore da parte del portellone durante la sua apertura
  • investimento dell'operatore da parte della rotoballa per rotolamento della stessa, durante le manovre
  • contusioni e tagli sui bordi contundenti o affilati della macchina
  • contatto con la presa di potenza albero cardanico e con gli organi di trasmissione (rischi di prese e trascinamento)
  • intrappolamento nella fase di sgolfamento della camera di compressione - le problematiche più importanti derivano soprattutto dal fatto che sull'organo di raccolta frontale (pick-up), durante le normali fasi di lavoro spesso accade che il materiale vegetale che viene convogliato sulla bocca di alimentazione tenda ad accumularsi in maniera eccessiva (solitamente da un solo lato), causando ingolfamenti che impediscono la continuità del lavoro. La maggior parte degli infortuni si verifica proprio quando l'operatore, lasciando la propria postazione di guida e comando senza arrestare il movimento degli organi lavoranti (per non "perdere tempo"), non scollega, ad esempio, l'organo di trasmissione del moto e - non rispettando le indicazioni del costruttore né quelle del buon senso, che vietano di avvicinarsi alla macchina quando questa è ancora azionata - si approssima comunque al raccoglitore e, nel tentativo di rimuovere il blocco di foraggio con le mani o con i piedi può accadere che venga trascinato nella bocca di alimentazione della camera di compressione
  • incendio della macchina nel caso si verifichi il grippaggio dei cuscinetti di sostegno dei rulli compressori e conseguente surriscaldamento degli stessi (determina un possibile innesco della paglia presente nella camera di compressione)
  • patologie da inalazioni gassose (prodotte dal motore della trattrice trainante)
  • patologie da rumore e vibrazioni (derivanti dal complesso trattrice - macchine operatrice)
  • patologie da posture (per uso prolungato del mezzo in posizioni particolari)
  • contatto con polveri che provocano patologie infiammatorie (per inalazione o contatto diretto)

 

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INDICAZIONI TECNICHE

La norma specifica i requisiti di sicurezza e di verifica per la progettazione e la costruzione di macchine raccoglimballatrici semoventi e trainate, prescindendo dalla forma o dalla dimensione delle balle formate.

Identificazione della macchina

Le macchine devono essere sempre identificabili per cui è necessaria la presenza di una targhetta di identificazione che riporti il nome del costruttore, il modello e le caratteristiche principali. Nel caso di macchine commercializzate per la prima volta dopo la data del 21 settembre 1996, la targhetta deve riportare la marcatura CE e tutte le informazioni a corredo (vedi: INFORMAZIONI UTILI - RIFERIMENTI NORMATIVI - "DIRETTIVA MACCHINE").


Fig. 4 - targhetta di identificazione: nome e indirizzo del costruttore, anno di costruzione, modello e matricola

Inoltre, la macchina deve essere dotata del "Manuale d'uso e manutenzione" e di appropriate decalcomanie di sicurezza (pittogrammi).

 

1. Trasmissione del moto - Presa di potenza - Albero cardanico (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Vedi sezione albero cardanico.

Il giunto cardanico che ricevere coppia dalla trattrice deve essere completamente protetto da guaine in materiale plastico in grado di coprire le parti salienti del giunto, compresi gli snodi esterni, sia all'albero della presa di forza che eroga potenza, che a quello della macchina che la riceve. (fig. 5)


Fig. 5 - sezione albero cardanico completo di protezioni

La protezione del giunto deve essere assicurata al corpo della macchina con una catenella.

La protezione della presa di forza della macchina si deve integrare e sovrapporre con la copertura dei giunti per almeno mm. 50. Sulla macchina deve essere presente un supporto per il giunto cardanico, necessario al momento in cui viene scollegato dalla trattrice. (figg. 6 e 7)

     
Fig. 6 - albero cardanico non protetto,
supportato in maniera non idonea
      Fig. 7 - albero cardanico e presa di forza protetti ed apposito supporto albero

 

2. Organi di trasmissione del moto ed organi di lavoro in movimento (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Occorre proteggere con carter e/o con protezioni tutti gli organi o elementi di trasmissione del moto (cinghie, catene di trasmissione, pulegge, ecc.), ogni qualvolta questi possano costituire un pericolo.

     
Fig. 8 - l'apertura del carter deve avvenire
mediante utilizzo di apposito utensile
      Fig. 9 - catena di trasmissione protetta da carter fisso imbullonato

     
Fig. 10 - parti silenti della frizione sul volano
non protette
      Fig. 11 - volano protetto

     
Fig. 12 - il bullone a frattura presente sulla parte
posteriore del volano è una sicurezza che protegge
la macchina da eventuali intasamenti ma risulta
essere una parte saliente, pertanto deve essere
protetto con riparo
      Fig. 13 - in alternativa il bullone a frattura si può incassare

     
Fig. 14 - maniglie per sollevamento coperchi e
blocco di chiusura
      Fig. 15 - asta di supporto e blocco aperto del riparo o coperchio

ORGANI DI LAVORO

L'esperienza ha insegnato che l'aspo rotante raccoglitore è causa di pericolosi infortuni.

Occorre operare a motore spento e dotare la macchina di opportuni segnali di pericolo nelle immediate vicinanze delle zone a rischio.

La parte superiore della bocca di alimentazione deve essere protetta con barre fissate alla macchina distanziate tra loro (figg. 16 e 17).

     
Fig. 16 - barra distanziatrice di protezione       Fig. 17 - protezione dell'aspo di raccolta e dell'apertura di carico

Nelle meno recenti raccogli-imballatrici a balle prismatiche si riscontra che gli infaldatori non sono protetti (fig. 19). Occorre fare in modo che non si entri accidentalmente in contatto con il movimento di questi organi, realizzando ed installando opportuno riparo fisso, imbullonato (fig. 20).

Fig. 18 - schema del movimento degli infaldatori
     
Fig. 19 - infaldatori scoperti nella zona superiore       Fig. 20 - infaldatori: zona superiore protetta

     
Fig. 21 - infaldatori scoperti nella zona frontale       Fig. 22 - distanziatore di sicurezza degli infaldatori nella zona frontale

In maniera analoga anche l'apparato legatore ed i supporti degli aghi hanno lo stesso problema

     
Fig. 23 - legatori scoperti nella zona posteriore       Fig. 24 - realizzazione di protezione dei legatori

     
Fig. 25 - braccio di supporto aghi non protetto       Fig. 26 - bracci di supporto aghi protetto


Fig. 27 - portellone posteriore di espulsione della rotoballa

Posteriormente alla macchina devono essere presenti ripari, anche integrati a parte, della struttura della macchina o della porta di espulsione della balla, in grado di evitare qualsiasi contatto con il rotolamento della balla stessa.

DISPOSITIVO DI BLOCCO DI APERTURA DEL PORTELLONE

Deve essere presente un dispositivo di blocco a barra da inserire tra lo stelo del cilindro idraulico ed il punto di attacco dello stesso al portellone di scarico della rotoballa; ciò al fine di evitare, durante la posizione di apertura, la possibile caduta del portellone in caso di calo di pressione idraulica dovuta ad un riduzione di potenza o per rottura di un manicotto (fig. 28).


Fig. 28 - blocco dell'apertura del portellone di scarico

 

3. Sistemi di comando (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

4. Blocco degli elementi di trasmissione (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

A seguito di numerosi infortuni capitati ad addetti che tentano di rimuovere blocchi di foraggio che ingolfano l'accesso agli infaldatori, vengono proposte ulteriori modifiche ai punti relativamente a:Requisiti per imballatrici cilindriche - Protezione contro i pericoli collegati alla rimozione di blocchi.


Fig. 29 - situazioni di pericolo per l'operatore che tenta di rimuovere il prodotto raccolto che ingolfa l'accesso agli infaldatori

Tali macchine, dal 2011 devono essere equipaggiate con un dispositivo in grado di arrestare la macchina nel caso in cui l'operatore venga trascinato all'interno dell'apertura alimentazione infalda tori. Tale dispositivo, in caso di ripristino a seguito di intervento deve poter essere riarmato. Il dispositivo con bullone a trancio non è considerato esaustivo, dovrà esere implementato da ulteriore dispositivo.

Esistono attualmente in commercio dispositivi "disaccopiatori" che vengono interposti tra l'albero cardanico e la presa di forza della rotoimballatrice, essi intervengono in caso di emergenza interrompendo la trasmissione del moto tra la trattrice e la macchina.

E' auspicabile che tale dispositivo, reso obbligatorio per rotoimballatrici nuove, sia integrato anche nei modelli precedenti (ma non è obbligatorio).

 

5. Impianti e collegamenti idraulici (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

6. Equipaggiamenti elettrici (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

7. Dispositivi di protezione in caso di ribaltamento e sistemi di trattenuta (relativo al complesso trattrice attrezzatura) (vedi "INDICAZIONI TECNICHE COMUNI")

 

8. Accessi - Caduta nella fase di salita e discesa del mezzo (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Generalmente le postazioni in quota sono previste nelle raccogli imballatrici prismatiche a balle giganti.

La scala d'accesso alle zone di servizio e di manutenzione in quota (se presenti) deve essere munita di corrimano o di maniglia, ed avere gradini piani ed antisdrucciolevoli.

Le piattaforme di accesso devono avere il parapetto alto 1000 mm; il gradino di servizio, utilizzato per consentire il carico del serbatoio, deve avere una superficie antisdrucciolevole, il contenimento laterale del piede e dev'essere collocato entro i 550 mm dal terreno.

 

9. Collegamento alla trattrice delle attrezzature - Stabilità complesso trattrice/operatrice (vedi anche "Indicazioni tecniche comuni")

Devono essere presenti sulla macchina cunei di blocco, da utilizzare durante le operazioni di attacco e stacco con la trattrice, e non solo quando il terreno è in pendenza o vi sono delle evidenti asperità.

La macchina deve essere stabile quando scollegata dalla trattrice.

Deve poi essere presente un piede d'appoggio nella barra del timone, regolabile

ORGANI DI TRAINO

Se la barra di traino ha differenti posizioni (una per il trasporto e una per il lavoro) deve essere presente un dispositivo di blocco meccanico o idraulico che richieda un'azione volontaria per il passaggio delle due posizioni. Quando viene impiegato il dispositivo idraulico, la barra di traino, in caso di rottura del circuito, dovrà rimanere bloccata nelle sua posizione.

L'occhione di traino deve essere del tipo "snodato" (fig. 30).


Fig. 30 - occhione snodato

 

10. Sollevamento della macchina (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

11. Requisiti di sicurezza aggiuntivi per le macchine semoventi (non pertinente)

 

12. Le rotture e i guasti (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

13. Manutenzione e pulizia (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

14. Precauzioni di uso - Comportamento corretto (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

15. Circolazione in azienda e su strada pubblica (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

 

16. Emissione di gas inquinanti in ambiente chiuso, poco ventilati (non pertinente)

 

17. Rumore e vibrazioni (vedi "Indicazioni tecniche comuni")

DISPOSITIVI ANTINCENDIO

Vicino al posto di guida della trattrice trainante o sulla macchina è opportuno che sia presente un estintore.

 

18. Verifiche periodiche (non pertinente)

 

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INDICAZIONI COMPORTAMENTALI

Leggere ed osservare attentamente quanto indicato sul libretto d'uso e di manutenzione fornito dal costruttore; effettuare l'ordinaria manutenzione.
Rispettare la portata e la pressione ammissibile dei circuiti idraulici.
Pericolo di movimento incontrollato del mezzo.
Usare sempre i supporti per assicurare la stabilità quando la macchina è parcheggiata.
Pericolo di intrappolamento da parte di organi in movimento.
Spegnere il motore e disinserire la chiave in caso di necessità di intervento sulla macchina; gli organi in movimento devono essere fermi, mentre potrebbero avere inerzie.
Pericolo di ferimento per fuoriuscita di liquidi in pressione.
Valutare il rischio di rottura dei tubi idraulici flessibili. Le tubazioni vicine all'operatore devono possedere guaine di protezione.
Verificare ogni sei mesi lo stato di carica e di funzionalità degli estintori che devono trovarsi a bordo.
Pericolo di investimento.
Accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di manovra e di lavoro vietando ogni sosta nel raggio d'azione della macchina durante il suo funzionamento.
Non sostare tra trattrice e macchina.
Pericolo di impigliamento e trascinamento.
Non usare albero cardanico e prese di forza senza protezioni o in non buone condizioni.
Rispettare sempre il senso di rotazione ed il numero dei giri.
Pericolo di impigliamento e trascinamento da parte di organi in movimento.
Non avvicinarsi alla camera di compressione; esistono precise manovre per disingolfare la macchina, anche mediante l'utilizzo di appositi utensili che comunque devono essere impiegati a motore spento (non utilizzare mai per questa operazione braccia o gambe, ciò può comportare gravissimi infortuni
L'operatore spinge con il piede la massa ingolfata verso la camera di compressione (disegno ISPESL).
L'operatore tenta di rimuovere la massa di fieno con le mani (disegno ISPESL).
Pericolo di investimento da montante mobile.
Non accedere all'interno della camera di compressione della rotopressa, al di sotto del portellone di scarico alzato, senza avere inserito le barre di blocco alle cerniere.
Pericolo di schiacciamento e di investimento.
Evitare di sostare in prossimità della zona di scarico delle balle cilindriche
Evitare di scaricare le balle cilindriche su terreni declivi, in quanto potrebbero ruzzolare seguendo la pendenza con rischio di investimento.
Eventualmente girarle sul lato piatto.
Pericolo di impigliamento e trascinamento da parte di organi in movimento.
Non rimuovere i carter e i ripari.
Dopo la regolazione e manutenzione i carter e i ripari devono essere di nuovo ripristinati; all'interno si trovano gruppi complessi di cinghie e cascate di ingranaggi dove sono molto facili il trascinamento di vestiti e i contatti con l'operatore.

Inoltre:

  • verificare la compatibilità con le trattrici
  • prestare particolare attenzione agli azionamenti manuali di parti della macchina
  • non avvicinarsi agli organi di legatura (per imballatrici prismatiche) con il motore in moto

 

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D.P.I.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

Protezione obbligatoria del corpo Guanti di protezione obbligatoria Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria dell'udito

 

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RIFERIMENTI NORMATIVI

D.Lgs 09/04/2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Testo Unico.
D.P.R. 27/04/1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. (ABROGATO)
D.P.R. 19/03/1956 n. 303 Norme sull'igiene del lavoro. (ABROGATO)
D.P.R. 16/12/1992 n. 495 Regolamento d'esecuzione e di attuazione del Nuovo C.d.S.
Direttiva 2006/42CE Direttiva 98/37/CE Direttiva Macchine: Sicurezza generale delle Macchine.
Direttiva che ha abrogato con decorrenza dal 12 agosto 1998 le Direttive 89/392, 91/368, 93/44, 93/68 (relativamente alla modificazione della Direttiva 89/392).
Direttiva del 22 giugno 1998 G.U. L. 207 del 23 luglio 1998. (ABROGATA)
Nuova Direttiva Macchine
Decreto Legislativo, 27 gennaio 2010, n. 17 D.P.R. 24/07/1996 n. 459
Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine. (ABROGATO)
Attuazione della direttiva 2006/42/CE, Macchine (Direttiva Macchine Italiana)
D.Lgs 19/09/1994 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 15/08/1991 n. 277 Attuazione di direttive comunitarie in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro. (ABROGATO)
D.Lgs 10/04/2006 n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativamente all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore. (ABROGATO)
D.Lgs 30/04/1992 n. 285 Nuovo codice della strada (C.d.S.).
D.Lgs 04/12/1992 n. 475 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale.
Direttiva 2004/108/CE D.Lgs 12/11/1996 n. 615
Compatibilità elettromagnetica. Recepimento Direttiva 89/336/CEE. (ABROGATA)
Direttiva compatibilità elettromagnetica
UNI EN ISO 4413:2012 UNI EN 982:1997
Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Oleoidraulica - Regole generali e requisiti di sicurezza per i sistemi e i loro componenti.
D.Lgs 02/01/1997 n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale.
D.Lgs 04/08/1999 n. 359 Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. (ABROGATO)
UNI EN ISO 4254-11:2011 UNI EN 704:2001
Macchine agricole - Raccoglimballatrici - Sicurezza. (RITIRATA)
Macchine agricole - Sicurezza - Parte 11: Raccoglimballatrici
UNI EN ISO 4254.1:2010 UNI EN 1553:2001
Macchine agricole - Macchine agricole semoventi, portate, semiportate e trainate - Requisiti comuni di sicurezza. (RITIRATA E SOSTITUITA)
Macchine agricole - Sicurezza - Parte 1: Requisiti generali
ISO 11684:1995 Tractors, machinery for agriculture and forestry, powered lawn and garden equipment - Safety signs and hazard pictorials - General principles.

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