Disponibile
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La coltivazione e la prima trasformazione delle piante officinali sono oggi riconosciute come attività agricole a tutti gli effetti e possono rappresentare un importante ambito di sviluppo imprenditoriale, capace di coniugare innovazione, redditività aziendale, salvaguardia della biodiversità e valorizzazione delle aree marginali. Il crescente interesse per le piante officinali e i loro derivati nasce da una domanda di mercato in forte crescita, che non riesce a essere soddisfatta dall’offerta nazionale, determinando significativi flussi di importazione. Le esigenze di una clientela sempre più attenta e sensibile ai prodotti naturali hanno portato a un’espansione del mercato salutistico e naturale legato alla richiesta di piante officinali la cui coltivazione può contribuire significativamente alla salvaguardia della biodiversità, promuovendo la diffusione di specie autoctone e mellifere, la presenza di impollinatori e la diversificazione delle colture agricole con beneficio dell’intero ecosistema.
La diversificazione che le piante officinali portano all’ecosistema sono un caposaldo della biodiversità, ulteriormente rafforzato dalle tecniche colturali a basso impatto ambientale. Le coltivazioni officinali, per la loro natura e destinazione, richiedono di norma un uso ridotto o nullo di fitofarmaci e possono contribuire con i loro principi attivi al contrasto naturale di diverse avversità. Le aree marginali della collina e della montagna, distanti dalle contaminazioni legate al traffico veicolare e agli inquinanti presenti in pianura, sono particolarmente adatte alla coltivazione di diverse tipologie di piante officinali.
Considerando l’ampia diversificazione delle specie incluse nella categoria delle piante officinali e le specificità di ogni coltura, oltre alla necessità di tutelare il consumatore finale e rispettare le normative del settore, il corso si propone di fornire agli allievi approfondimenti botanici, agronomici e normativi relativi alla coltivazione delle piante officinali. Durante il percorso formativo verranno inoltre esaminati i primi trattamenti di trasformazione realizzabili in azienda e approfonditi gli aspetti organizzativi e di mercato connessi.
Il corso, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle risorse locali genera le seguenti ricadute territoriali:
1. Valorizzazione delle aree marginali
Le zone collinari e montane, spesso escluse dalle coltivazioni intensive, trovano nuova centralità grazie alla coltivazione delle piante officinali, che ben si adattano a questi ambienti e ne rispettano le caratteristiche ecologiche.
2. Tutela della biodiversità e degli impollinatori
L’introduzione di colture officinali favorisce la presenza di specie autoctone e mellifere, contribuendo alla conservazione della biodiversità e al sostegno degli insetti impollinatori, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi agricoli.
3. Sviluppo di un’agricoltura a basso impatto ambientale
Le tecniche colturali adottate per le piante officinali, generalmente a ridotto uso di fitofarmaci, promuovono un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, con effetti positivi sulla qualità del suolo, dell’acqua e dell’aria.
4. Crescita dell’imprenditorialità agricola e diversificazione del reddito
Il corso fornisce competenze tecniche e normative che permettono agli agricoltori di avviare nuove attività produttive, ampliando l’offerta aziendale con prodotti richiesti dal mercato salutistico e naturale, in forte espansione.
5. Riduzione della dipendenza dalle importazioni
L’incremento della produzione nazionale di piante officinali può contribuire a ridurre i flussi di importazione, rafforzando la filiera locale e migliorando la competitività del settore agricolo italiano.
6. Promozione della cultura rurale e del benessere naturale
Le coltivazioni officinali si inseriscono in un contesto culturale che valorizza il sapere tradizionale, la conoscenza delle erbe e il legame tra agricoltura e salute, favorendo anche iniziative educative e turistiche.
Il percorso formativo è inoltre coerente con gli obiettivi specifici (Os) della Pac:
Os6 contribuire ad arrestare e invertire il processo di perdita della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi
Os9 Migliorare la risposta dell’agricoltura dell’Unione alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute
| Modulo 1 La colture officinali a sostegno della biodiversità | Ore 3 |
• Il legame e le interazioni fra le coltivazioni delle officinali e la valorizzazione e sostegno della biodiversità;
• Definizione del settore di riferimento;
• Dati e statistiche relative al mercato;
• La coltivazione delle officinali e la valorizzazione dei territori rurali
| Modulo 2 La coltivazione delle erbe officinali | Ore 9 |
• Elementi di botanica generale e botanica sistematica relativi alle principali specie coltivate;
• Elementi di tassonomia delle principali specie coltivate, degli infestanti e delle specie potenzialmente dannose o pericolose;
• La coltivazione delle piante officiali: L’influenza delle condizioni pedoclimatiche; Tecniche agronomiche relative alle principali specie coltivate (impianto, irrigazione, concimazione); Tecniche di propagazione (sementi, talee, bulbi, ecc.); Schede colturali delle principali specie officinali coltivate; Contrasto alle avversità, protocolli di lotta alle infestanti e alle patologie
| Modulo 3 Buone pratiche di post-raccolta di officinali e normativa | Ore 9 |
Buone pratiche di raccolta delle piante officinali (metodologie, parte usata, droga, tempo balsamico);
Processi di post-raccolta e buone pratiche di imballaggio e stoccaggio;
Normativa igienico sanitaria, pacchetto igiene e Haccp, buone pratiche di prima trasformazione,, i processi di post raccolta e buone pratiche di imballaggio e stoccaggio, GACP;
Contaminazioni legate alla produzione e alla manipolazione
| Modulo 4 La trasformazione delle piante officinali | Ore 4 |
• Qualità e normativa in Italia ed Europa
• Buone pratiche di raccolta delle piante officinali (metodologie, parte usata, droga, tempo balsamico);
• Processi di post-raccolta e buone pratiche di imballaggio e stoccaggio;
• Tecniche di trasformazione e trattamento: (Distillazione in corrente, distillazione di oli essenziali, acque aromatiche, essicazione, triturazione, setacciatura, tisaneria ecc.);
• Caratteristiche tecniche degli impianti e loro dimensionamento;
• Rischi e criticità connesse al processo di trasformazione
Somministrazione della verifica finale e del questionario di gradimento.
| Modulo 5 Osservazioni in contesto aziendale | Ore 4 |
Lezione in presenza in azienda per approfondire le tecniche di trasformazione delle produzioni officinali