Nuove varietà e tipologie di prodotto per la coltivazione della fragola di qualità

La fragola è una di quelle colture che oggi ben si adatta a chi voglia ampliare la propria offerta, diversificando le produzioni, in prospettiva di qualcosa di promettente e redditizio. Grazie allo sviluppo di nuove varietà e tipologia di prodotto, verifica dell’adattabilità varietale e schemi di miglioramento genetico per produzioni di qualità (e di conseguenza per la valorizzazione dell’agro biodiversità) la coltivazione della fragola è possibile in epoche ed ambienti che fino a qualche anno fa erano impensabili. Le varietà non mancano: un agricoltore che vuole puntare sulle fragole ha l’imbarazzo della scelta. Sono più di duecento, negli ultimi cinque anni, le nuove varietà depositate all’Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali (Cpvo), un dato quindi che considera solo l’Unione Europea, mentre nel mondo, al momento, sono attivi quaranta programmi di breeding. In un recente simposio, specificatamente dedicato alla fragola, è emerso che In Italia possiamo produrre fragole praticamente per dodici mesi all’anno grazie a tecnica, innovazione varietale e materiale rifiorente. Secondo le ultime stime Cso Italy, nel nostro Paese, ad oggi, sono circa 4.100 gli ettari a fragola, e il Sud rappresenta oltre il 60% della coltivazione. Da un lato la rusticità, dall’altro la ricerca di consistenza e bontà (intesa come aromaticità e dolcezza) sono fra i caratteri più ricercati da parte di programmi di ricerca, mente altri intendono puntare su materiali adattabili a climi temperati-freddi del Centro Nord Europa avviando programmi con genotipi più resistenti e adatti a bassi apporti idrici dando grande importanza anche alle caratteristiche nutrizionali come il contenuto di vitamina C e qualità sensoriali.
 Il percorso formativo intende fornire agli allievi le competenze tecniche e gli strumenti operativi per ampliare il proprio segmento di mercato con produzioni alternative che possono essere distribuite su buona parte dell’annata agraria.
Al termine del corso gli allievi saranno in grado di:
-adottare metodi di produzione nuovi o significatamene migliorati.
-effettuare la scelta varietale;
– formulare un piano di concimazione;
-eseguire il trapianto;
-effettuare una corretta difesa fitosanitaria;
-determinare un corretto volume d’adacquamento;
-organizzare la raccolta e commercializzazione.
Il percorso formativo si inserisce tra le tematiche previste dal bando SRH03 in quanto tratta lo sviluppo di nuove varietà e tipologie di prodotto, verifica dell’adattabilità varietale, schemi di miglioramento genetico per produzioni di qualità, valorizzazione dell’agro biodiversità.
Il percorso formativo è inoltre coerente con i seguenti obiettivi generali (O.G) e specifici (O.S) della PAC: O.G. 1 Promuovere un settore agricolo intelligente, resiliente e diversificato che garantisca la sicurezza alimentare; O.S 6 Contribuire alla tutela della biodiversità…