Cambiamento climatico e fabbisogno irriguo

Secondo recenti rapporti dell’ARPAE, il cambiamento climatico futuro in Emilia-Romagna potrebbe portare ad aumenti delle temperature minime e massime, delle frequenze di onde di calore e notti tropicali, a diminuzioni delle temperature estreme in inverno, così come ad aumenti degli eventi estremi di precipitazione ma in contemporanea a scarsità di risorse idriche.

L’agricoltura è il settore a maggior consumo di acqua. Impatti negativi sul settore agricolo a causa della scarsità d’acqua sono stati rilevati in tutte le regioni e in tutte le colture. E mentre aumentano i rischi dovuti a caldo e siccità, la produzione agricola è minacciata anche da una maggiore frequenza e intensità di inondazioni.

L’area di modellistica agrometeorologica dell’ARPAE ha sviluppato dal 2010 una catena modellistica per previsione stagionale estiva dei fabbisogni irrigui delle colture, conoscenza di notevole importanza nella pianificazione della risorsa idrica per poter stimare il reale fabbisogno irriguo di un territorio tramite opportuni modelli matematici di simulazione. L’attività operativa iColt (Classificazione delle colture in atto tramite telerilevamento e previsione stagionale dei fabbisogni irrigui) è uno strumento di individuazione e quantificazione spaziale delle colture e valutazione dei consumi idrici attesi, i cui risultati vengono forniti all’inizio di giugno a supporto della pianificazione e gestione della risorsa idrica in ambito agricolo durante la stagione estiva, con principali destinatari i Consorzi di Bonifica del territorio emiliano-romagnolo. Ai link maggiori info sull’attività iColt e la pagina aggiornata per accesso ai dati.

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