Si è concluso il mese scorso il progetto Innovazioni agroecologiche finalizzate a contenere e a contrastare Halyomorpha halys su colture ad uso zootecnico del GOI Stop-Haly.
Il Piano è nato con l’obiettivo di implementare e testare una strategia di intervento efficace e sostenibile per contenere e contrastare la cimice asiatica su colture ad uso zootecnico già molto danneggiate. Mais e soia, ad esempio, sono infatti oggetto di piani strategici di aumento della produzione nazionale e regionale a sostegno delle DOP, che rischiano di essere severamente penalizzate dall’azione della cimice.
Il protocollo prevede un’indagine sullo stato della conoscenza dei produttori seguita da un’analisi territoriale per inquadrare la diffusione della cimice e l’entità dei danni su colture ad uso zootecnico, per intervenire tenendo conto della relazione tra i danni dell’infestazione e i sistemi colturali dell’Emilia-Romagna.
Gli interventi con approccio agroecologico e di campo hanno indagato l’effetto degli agroecosistemi sulla dinamica di colonizzazione della cimice asiatica. I risultati confluiranno in linee guida per gli agricoltori per il riconoscimento dei danni da cimice e il suo controllo.