L’alimentazione degli animali da allevamento è uno dei temi più caldi nell’ambito della ricerca per la sostenibilità, e tra le diverse opzioni gli insetti, inseriti nel 2015 dal Parlamento Europeo nella categoria dei novel food, sono considerati tra le alternative più adatte a sostituire o integrare i mangimi convenzionali.
Proprio dal 2015, all’interno di un quadro normativo in continuo sviluppo, sono iniziati gli iter di approvazione per l’uso degli insetti, che hanno portato nel 2021 all’eliminazione del divieto di utilizzo delle PAP (proteine animali processate), comprese quelle derivate dagli insetti, nei mangimi per pollame e suini.
Il forte interesse per l’uso degli insetti come mangime è dovuto alla ricerca di fonti alimentari alternative per fronteggiare la scarsità di materie prime dovuta allo sviluppo demografico della popolazione umana e alle sue abitudini alimentari.
In particolare un insetto sta attirando da qualche tempo l’attenzione su di sè: è la Hermetia illucens, detta comunemente mosca soldato. La conversione della FORSU, ossia la frazione organica del rifiuto solido urbano (il cosiddetto umido), in biomolecole è possibile tramite un particolare processo di estrazione dalle larve. Da questo vengono ricavati vari tipi di molecole, tra cui le proteine e i grassi usati dall’industria che produce mangimi per animali, come fonte proteica alternativa per l’alimentazione negli allevamenti.
Maggiori informazioni sul sito del GOi CRPA Flies4Feed, parte del Programma di Sviluppo rurale dell’Emilia-Romagna.